Gli eventi di Colonia riaprono un lungo dibattito sul tema dell’immigrazione e del problema dopo-accoglienza, una responsabilità di cui tutti dobbiamo farci carico. Il fatto ha riacceso i riflettori sul rapporto tra immigrati/rifugiati e popolo Occidentale. Violentare delle donne è inaccettabile, nessuno vuole giustificare il gesto (ricordiamoci però che nella nostra società eventi del genere purtroppo sono all’ordine de giorno e sono compiuti da uomini occidentali).Ci siamo chiesti perché toccare la Donna? Andiamo oltre…cosa rappresenta per loro la Donna? Cosa rappresenta per noi? Intanto non si è aspettato di sapere chi fossero i responsabili, se immigrati o rifugiati politici, non è importato capire cosa passava nella testa degli aggressori, è importato solo accusarli, puntare il dito contro l’Altro. Ciò ha favorito l’acclamazione a quei partiti che si pronunciano contro l’accoglienza ai rifugiati.
Nella nostra società accogliere un rifugiato/immigrato non è solo dar loro un pezzo di carta, accoglierli significa creare un rapporto culturale, coinvolgerli nelle nostre attività arrivando così a realizzare a pieno l’integrazione , farli sentire a casa. Non bisogna dimenticare che molti di loro sono stati “strappati”dalla loro terra martoriata dalla guerra. Essi non sono solo uno Stato di provenienza o un numero sul quale fare soldi, sono Esseri Umani come noi e come tali devono essere rispettati. Nella nostra comunità sembra che questo sia avvenuto, anche se la strada da percorrere verso la completa integrazione è ancora lunga e difficile. Dobbiamo dire grazie ad alcuni giovani che hanno messo a disposizione il loro tempo per aiutare i “nuovi arrivati ” ad imparare la lingua e a coinvolgerli in varie attività, altri invece gli sono vicino donando loro medicine, beni di prima necessità e abiti.
Emigrare delle volte non è una scelta ma una condizione necessaria per vivere.
Sara Finocchi