Caro direttore,
prima di tutto, mi permetta di confessarle che sono da molti anni un accanito lettore de “IL MESSAGGIO”. Ho apprezzato molti suoi articoli. E pertanto mi consenta di ringraziarla sentitamente per il disinteressato servizio che offre alla nostra meravigliosa città.
Città che è nel cuore di ognuno di noi.
Fatta questa doverosa premessa passo alla ragione per cui la sto importunando e della qual cosa spero vorrà perdonarmi anticipatamente.
Le scrivo in merito alla lettera aperta inviatami dal consigliere Corbisiero, attraverso il suo giornale, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Teano.
Appena mi sono insediato ho ritenuto opportuno convocare la Conferenza dei Capigruppo con un desiderio di profonda collaborazione e di vera democrazia. Il mio desiderio era quello di trattare della metodologia e di fissare di comune accordo delle regole da tenere in futuro per il buon andamento dei lavori consiliari. Cosa che lei ha ben sintetizzato nella premessa che ha fatto alla suddetta lettera e di cui la ringrazio.
Sono assolutamente consapevole che è buona consuetudine indicare un preciso ordine del giorno quando c’è un argomento specifico da trattare ma visto che il mio desiderio era quello di dare il più ampio respiro a questa prima convocazione ed evitare un assurdo quanto generico ordine del giorno avevo ritenuto di non inserirlo. Mi creda se le dico che nelle mie intenzioni non c’era alcun desiderio di mancare rispetto a nessuno. Purtroppo,devo prendere atto che questa mia intenzione è stata assolutamente fraintesa da qualcuno. Aggiungo, inoltre,che nessuna norma dello statuto e/o del regolamento consiliare indica l’obbligo di un ordine del giorno per la convocazione della Conferenza dei Capigruppo.
Mi rendo conto della legittima richiesta del consigliere ma devo anche sottolineare che questo poteva essere argomento della seduta di stasera che, mio malgrado, è andata deserta.
Mi si creda se affermo che non ho alcuna prevenzione nei confronti delle opposizioni consiliari anche se devo ricordare a me stesso che il mio ruolo prevede il rispetto delle regole e non la modifica delle stesse secondo la mia opinione personale o quella di chiunque altro.
Spero ci sia ancora la possibilità di una serena collaborazione con i Capigruppo consiliari che questa sera non hanno voluto o potuto onorarmi della loro presenza.
Approfitto dell’occasione per ringraziare pubblicamente quanti, anche se da posizioni diverse dal mio gruppo di provenienza, hanno inteso attingere alla loro saggezza per darmi qualche consiglio per il difficile ruolo che mi accingo a ricoprire. Posso solo garantire che tenterò di svolgerlo con il massimo impegno. Di sicuro sono un presidente giovane e come tale soggetto ad errori che cercherò comunque di ridurre al minimo anche con l’aiuto dei colleghi consiglieri tutti.
Resto in attesa di ricevere la lettera aperta e a me indirizzata, anche attraverso le vie ufficiali.
Questo è quanto intendevo dire sulla vicenda e sulla quale non ritornerò.
La saluto con stima profonda
Alessandro Pinelli