Quando menzioniamo, non a caso, nella gestione della res pubblica dei “modelli comportamentali” come quello di Genova (Giunta Regionale Liguria, affaire Giovanni Toti, ns. del 16.09.2024) ed oggi, quello della Giunta Regionale della Puglia (affaire Michele Emiliano, “nel corso del 2024 la Emiliano Arredamenti dei fratelli del governatore pugliese ha ricevuto in totale quattro affidamenti diretti da enti pubblici….), non lo facciamo per semplice partito preso. Anzi. Tutti questi richiami rientrano in quegli esempi plastici di una “cattiva amministrazione” a danno del cittadino contribuente. Lo facciamo, altresì, per giustificare anche la nostra incessante ed imperdonabile opera di millantatori di professione. In questo caso rispetto all’(A)mministrazione della Città di Teano e del suo (S)indaco, nonché Avvocato. Lo facciamo, comunque e sempre, con carte alla mano. O no?
Non è forse vero quanto pubblicato nel ns. ultimo del 16.09.2024?
Non è forse vero quanto descritto (denunciato) dal Segretario Generale, Dott. Gaetano Pietropaolo, nella Sua “Relazione annuale sull’esito dei controlli successivi di regolarità e contabili espletati nell’anno 2023”?
Non è forse vero che in quella Relazione più e più volte, viene additato il maldestro “ricorso eccessivo agli affidamenti diretti…..un distorto uso dell’affidamento diretto che appare formalmente corretto, nell’esame dei singoli atti, ma complessivamente illecito”?
Non è forse vero che “Non a caso questi dubbi procedurali già venivano denunciati al Comune di Teano dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) nel 2022!!!???
Non è forse vero che il “Comune per I’affidamento degli appalti di lavori, in quanto dalle ricerche nelle Banche dati in uso all’Autorità risulta che nei medesimi anni di riferimento (2017-2021) sono stati effettuati 293 affidamenti diretti, 38 procedure negoziate e solo 5 procedure aperte, confermandosi, pertanto, un ricorso eccessivo alI‘istituto deII‘affidamento diretto. (Fasc. Anac n. 4690/2022 Comune di Teano)”?
Orbene, non ci resta che fare un esempio chiaro ed inoppugnabile di tale modus agendi diventato ormai prassi, quasi come quando ci si reca al mercato rionale e si acquistano 2 kg di peperoni o di patate. Un’(A)amministrazione a mo’ di massaia, che, con la lista della spesa, decide da chi andare e da chi spendere. O no?
Lo vogliamo proprio verificare, fresco fresco di giornata, quest’ultimo esempio di mala gestio? Eccovi serviti.
Non molti giorni fa e sempre su una pagina Facebook appartenente ad un Gruppo Partitico, Teano in Comune – Gruppo Consiliare, 30 agosto ore 13,14 (è già questo Egr. Dott. Pietropaolo sarebbe da considerarsi “un distorto utilizzo dell’Informazione Istituzionale, e quindi un illecito….), apparve la notizia che così annunciava: “Rinasce (???) la Storia: al via il restauro della Statua dello Storico Incontro di Teano!” Siamo lieti di informarvi che sono ufficialmente iniziati i lavori di restauro della statua equestre dedicata allo Storico Incontro di Teano, realizzata dall’artista sidicino Rino Feroce e situata nella nostra amata Piazza Unità d’Italia. Questi interventi rientrano nel progetto “Valorizzazione dei luoghi ad alta importanza storica per l’Unità d’Italia e la memoria della Guerra di Liberazione del territorio di Terra di Lavoro (???)“, Dove sta, direte Voi, l’anomalia o lo scandalo? Sta semplicemente nel fatto che, a cercare attentamente tra Delibere o Determine dell’Albo Pretorio non abbiamo trovato alcunchè rispettivamente alle modalità di affidamento dei Lavori di Restauro, né una indagine di mercato tra Ditte del settore, né una valutazione tecnica specialistica della Ditta incaricata, né un elenco dettagliato di materiali e modalità di esecuzione, etc. etc.. “Rinasce (???) la Storia” o si perpetua in quel “ricorso eccessivo agli affidamenti diretti….”? Inoltre, siamo alle comiche, carta canta, anzi foto dimostra, veniamo a conoscenza dal cartello affisso sul “cantiere”, che il Committente non sarebbe il Comune di Teano, bensì quello di Mignano Montelungo!!! Che il Direttore dei Lavori, sarebbe un fantomatico Ufficio Tecnico, non un Laureato in Ingegneria o Architettura, bensì un indefinito Ufficio anonimo, magari scarrupato e pericolante!!! Tanto sarebbe dimostrato dalle marchiane cancellature con pennarello!!! D’altronde, come non poteva essere tutto così patetico (ed Illecito), se gìà lo Storico Incontro fu venduto al Comune di Vairano Patenora e, da quest’ultimo, ora, svenduto a Mignano Montelungo? Eccovi serviti con un esempio lapalissiano di “un distorto uso dell’affidamento diretto che appare formalmente corretto, nell’esame dei singoli atti, ma complessivamente illecito”. Ah, questi millantatori di professione!!!
Pasquale Di Benedetto