Mi sovviene in mente un gesto nobile da rievocare e da tra- mettere a coloro che si sentono vicini a TEANO. La memoria mi riporta a 76 anni fa. Era sabato, giorno di mercato, TEANO pullula di commercianti, di venditori, di contadini, di forestieri, di compratori. Il sole gia’ alto, aria primaverile, dai balconi e dai giardini si espande profumo di rose. La mamma mi aveva preparato per andare a scuola sul Loggione frequentavo 4^ elementare maestro Pietro La Prova. La casa sita in via S.Maria de’ Foris n.31 (demolita per ampliamento plesso scolastico) scendo le scale dal 2^piano esco dal portone e all’imbocco del supportico balza ai miei occhi un portafoglio di cuoio; lo raccolgo, ritorno a casa, consegno tutto alla mamma gia’ pronta per recarsi al mercato. Con cura ne estrae DUE biglietti da MILLE LIRE e spiccioli senza alcuna indicazione del possessore. Io e mamma, pieni di meraviglia nel vedere quella ingente somma, mai vista prima, come individuare il possessore? Si e’ fatto tardi, di corsa a scola e mamma al mercato,ma non so tenere il segreto, infatti, superato il supportico sulla sinistra mi imbatto con CONCETTA, tessitrice, dicendole che mamma custodisce un portafoglio; a sua volta, Concetta riferisce il fatto all’attiguo maniscalco GIOSUE’.- Entrambi ogni sabato guardavano cavalli e asini in custodia. Nel frattempo un forestiero si presenta da Concetta per riti rare calesse e cavallo e si rammarica di non potere pagare la sosta avendo perso il portafoglio ma avrebbe saldato il conto sabato prossimo allora Concetta lo rincuora affermando di attendere forse il portafoglio trovato e’ suo ma deve at- tendere la signora dal mercato. Poco dopo ecco che Concetta intravede la mamma che scende i gradini dell’ospedale la chiama e le presenta il signore. Entrambi si dirigono verso casa e la mamma ascolta il signore che afferma di aver perso il portafoglio nell’estrarre il fazzoletto dal retro-tasca pantaloni,il colore,il materiale,il contenuto che esso conteneva e, con un sorriso, la mamma consegna tutto al possessore che lascia un regalo di 50 lire. Quando ritorno dalla scuola la mamma mi consegna il premio che io rimetto nelle mani della mamma.
Anche all’epoca del fatto i tempi erano difficilissimi: una guerra in Africa da poco finita ove ,in seguito, rimase mio padre a lavorare perche’ il lavoro in Italia era scarso. Nuovi venti di guerra soffiavano dall’Europa al Giappone e, quella somma sarebbe stata una sorgente di vita e una linfa che avrebbe satollato le nostre quattro bocche; ecco che prevalse la rettitudine e l’onesta’di una donna sublime. La rievocazione dell’evento della mia infanzia, il nobile gesto della mamma merita di essere inserito nel libro che andra’ a realizzarsi "CONTA NU CUNTO E TIAN"attori: MINERVA ARNALDO e PENTELLA MADDALENA eroina senza clamore
Arnaldo Minerva (Polonia)