QUESTI I FATTI
Senza entrare in disquisizioni giuridiche più approfondite (che, qualora interessino alla Prof.ssa Tizzano, siamo comunque pronti ad affrontare), come minoranza abbiamo contestato il mancato rispetto di un obbligo di astensione previsto dalla legge (art. 78 dLgs 267/00) poiché l’Assessore Tizzano ha proposto e votato alcune delibere che riguardavano associazioni, rispettabilissime ed encomiabili, delle quali fanno parte lei in prima persona (AMICI DEI MUSEI) ed il figlio Florestano Iannaccone (AREA 51).
L’obbligo di astensione, sancito dalla legge su indicata, non è previsto solo allorquando ci siano in gioco dei vantaggi economici, ma riguarda tutti i casi in cui una delibera possa interessare (concetto diverso dal lucro) un amministratore o un parente fino al quarto grado.
Nessuno della minoranza ha mai sostenuto che l’Assessore coinvolto, o suo figlio, avessero ricevuto benefici materiali a seguito delle delibere contestate (anche perché in tal caso avremmo dovuto rivolgerci alla Procura della Repubblica), ma il concetto di interesse preso in considerazione dalla norma è ben più ampio!
Per fare un esempio, l’Assessore poteva avere semplicemente un interesse generico a promuovere e dare visibilità alle associazioni di cui fanno parte lei ed il figlio e il fatto che il contributo alle manifestazioni sia stato prestato a titolo gratuito non fa venire meno l’obbligo di astensione dell’Assessore, che prescinde dagli eventuali vantaggi ricevuti.
Da ultimo, la violazione di una legge, seppur lieve, rappresenta sempre un comportamento illegittimo. Per intenderci, il ladro (citazione presa solo come esempio, senza alcun paragone con il caso specifico), sia che rubi una mela o sia che rubi milioni di euro, è pur sempre un ladro!
In riferimento poi alle presunte “dicerie o sentito dire”, chi è di Teano sa bene che Florestano Iannaccone collabora da anni con l’Associazione dell’amico Paolo Feroce anche se, probabilmente, non è stato inserito nello statuto per pura casualità.
Inoltre, abbiamo prodotto agli atti del C.C. una serie di documenti, estratti da siti istituzionali e certificati (tra i quali c’è addirittura quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) nei quali Florestano Iannaccone viene indicato, a tutti gli effetti, come membro dell’Associazione Area 51.
Quanto invece all’Associazione Amici dei Musei, è la stessa Prof.ssa Tizzano a dichiarare la sua partecipazione attiva in qualità di membro del CDA.
Questi i fatti. Altro che erronea indicazione riportata su un manifesto o su un sito internet… Altro che “sentito dire” o “voci di corridoio”!
Tuttavia, prendiamo atto del nuovo atteggiamento della maggioranza che, dopo nemmeno un anno di amministrazione, è passata rapidamente dal ruolo di paladina della giustizia e del rispetto delle regole, a quello di interprete delle leggi a proprio uso e consumo.
Tra l’altro, ci è sembrato molto interessante un dato: l’Assessore Tizzano è risultata assente alla delibera di giunta n. 39 del 25.02.2014, pubblicata solo in data 17.03.2014 che riguardava, guarda caso, l’associazione AMICI DEI MUSEI. Perché l’assessore non ha partecipato alla delibera suddetta e perché la stessa è stata pubblicata con quasi un mese di ritardo ed immediatamente dopo il Consiglio Comunale?
Il rumore forte delle unghie che scivolano sugli specchi della “casa di vetro comunale”, rappresenta l’ennesimo atto di arroganza politica di una maggioranza che naviga a vista e non ha argomentazioni convincenti.
QUESTE LE NOSTRE RIFLESSIONI
Quale sarebbe la “Spregevole Mistificazione” di cui parla l’Assessore Tizzano nell’articolo pubblicato sul Vs giornale? Rimandiamo subito al mittente l’aggettivo che ci sembra, a prescindere da tutto il resto , una caduta di stile immotivata e slegata dal contesto e dalle circostanze del caso di cui si tratta. Spregevole e’ un omicida, un pedofilo, un terrorista…non chi si muove nell’ambito della dialettica politica armato solo …del rispetto della legge.
L’unica mistificazione e’ quella che l’assessore Tizzano cerca di porre in essere continuando a non capire, o a far finta di non capire, quale sia stato effettivamente la censura mossale e quali le motivazioni a sostegno. E l’assessore cerca di attuare questa mistificazione della realtà costruendo un vero e proprio processo fatto in casa, nel quale arriva ad un’ autoassoluzione completa e senza riserve. Peccato che l’assessore, in questo “processo”, dimentichi almeno due regole fondamentali di diritto: il contraddittorio , che già vi é stato in consiglio comunale e che si pensava avesse chiuso l’argomento, ed il principio di terzietà di chi deve emettere un eventuale giudizio che non può essere ovviamente appannaggio delle parti in causa. Oltretutto in questa difesa sono state messe sul tavolo una serie di giustificazioni “ridondanti” e non richieste. Tanto da far venire in mente il famoso detto: “ excusatio non petita , accusatio manifesta”, che, per chi non ha dimestichezza con il latino, non significa altro che l’accusa appare tanto più fondata quando l’ ”accusato” fornisce una serie di giustificazioni non richieste da alcuno….!
Ma la realtà è che non sarebbe stato necessario alcun “ processo” se l’assessore si fosse limitata a prendere atto di uno “svarione” amministrativo, dovuto all’inesperienza. Forse sarebbe anche bastato utilizzare le risorse che alla maggioranza non difettano certo in termini di esperti di diritto , sia tra le fila degli eletti che ovviamente nella stessa organizzazione comunale. Ma evidentemente tali consigli non sono arrivati o non sono stati valutati nel giusto senso. Mancanza di riflessione peraltro già verificatasi in passato e puntualmente sottolineata dalla minoranza fin dai primi consigli comunali la cui conduzione e’ stata oggetto di puntuali osservazioni e contestazioni , al solo scopo di evitare la formazione di atti contrari alle norme vigenti e quindi potenzialmente dannosi per tutti i cittadini.
Con un’espressione che oggi va di moda invitiamo l’assessore Tizzano a “stare serena”. La stima e considerazione per la persona rimangono invariate e ferme quali erano prima, in quanto non abbiamo alcun interesse ne’ volontà di confondere i ruoli con le persone, come invece temiamo stia continuando a fare l’assessore che si mostra “ fredda” nei nostri confronti e perfino dei nostri familiari. Ma allo stesso modo rimane ferma la convinzione dell’illegittimità del comportamento avuto e prima ancora della sua “inopportunità” , per usare una terminologia cara alla maggioranza in carica.
Avremo cura di continuare a vigilare affinché l’azione amministrativa si svolga nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti che non potranno mai essere soverchiate da un malinteso “buon senso” interpretativo, difficilmente oggettivabile, che può far solo correre il rischio di impantanarsi nel terreno delle “buone intenzioni” di cui , si sa, è “ lastricata la strada dell’inferno”…..!
Speriamo davvero che, anziché sprecare tempo ed energie, che potrebbero essere spese meglio per i cittadini (parole della Tizzano), il nostro Assessore voglia davvero mettersi a lavorare per la nostra Città in quanto, aldilà delle chiacchiere, la sua attività risulta essere ad oggi inesistente.
I consiglieri di minoranza