Il governo, attraverso il decreto Rilancio, ha stanziato 6,2 miliardi di euro per i contributi a fondo perduto per imprese e titolari di partite IVA. Da lunedì 15 giugno fino al 15 agosto sarà possibile inviare le domande per accedere ai contributi a fondo perduto. La procedura è esclusivamente telematica, la gestione dei contributi è stata affidata all’Agenzia delle Entrate, che si avvale della piattaforma informatica di Sogei. Per accedere possono essere utilizzate le credenziali Fisconline, Entratel, Spid e Carta nazionale dei servizi. Per ogni domanda vengono effettuate due elaborazioni di controlli, formali e sostanziali. Dopodiché viene comunicato l’esito e inoltrata la ricevuta al richiedente. Entro una decina di giorni, assicura l’Agenzia delle Entrate, vengono erogati i fondi, direttamente sul conto corrente di chi ne ha diritto e ha presentato la domanda.
Possono accedere al contributo i soggetti con ricavi non superiori ai 5 milioni di euro registrati lo scorso anno: è sufficiente indicare una fascia di reddito, nel caso in cui la dichiarazione non sia stata ancora inviata. Possono accedere, inoltre, chiunque abbia avviato un’attività dal primo gennaio 2019 così come gli operatori con domicilio fiscale o sede nei comuni colpiti da eventi calamitosi, come alluvioni e terremoti, ancora in stato d’emergenza al 31 gennaio 2020. Coloro i quali hanno ricavi annui fino a 400mila euro: a loro andranno 3,1 miliardi. In questi casi il contributo è pari al 20% del fatturato, con un minimo di mille euro per le persone fisiche e di 2mila per le società. Chi ha ricavi tra i 400mila euro e un milione prenderà il contributo al 15%, per un totale stimato di un miliardo. Infine, chi ha ricavi superiori al milione di euro riceverà un contributo del 10% e il totale necessario per coprire questi fondi sarà di circa 2 miliardi, più o meno il 30% di quanto stanziato con il decreto Rilancio.
Sara Finocchi