Pubblichiamo perchè sollecitati dallo stesso consigliere Giovanni Scoglio, quello che, a nostro avviso, sembrava più un chiarimento privato tra due interlocutori definitisi non polemizzanti.
Chiediamo scusa ai nostri lettori se proponiamo articoli che di giornalistico non hanno poco o niente. Naturalmente non replicheremo all’avvocato Scoglio ritenendo che egli debba dare di conto ai suoi elettori e non certamente alla nostra redazione. In quanto all’identità nascosta del nostro Figueras da lui ritenuta "un pò codarda", vorremmo ricordare all’avvocato Scoglio che è lo stesso che in altre occasioni ha avuto modo di segnalare ed in modo positivo alcuni passaggi della vita politico amministrativa dell’egregio suo genitore. Nessuno in quelle circostanze si preoccupò di identificare chi si celasse dietro questo pseudonimo, anzi arrivarono in redazione messaggi di riconoscenza a riprova di una grande signorilità. La codardia appartiene ad altri settori ed altri comportamenti della nostra vita quotidiana.
Egr. Direttore,
nonostante non fosse sua intenzione replicare al mio contributo, il suo "contro sermone" necessita di alcune brevissime puntualizzazioni. In primo luogo, non ho scritto a nome della minoranza consiliare (come da lei supposto), ma a titolo personale, atteso che i miei colleghi sono sicuramente più bravi di me nell’esternare le proprie opinioni. Inoltre, nonostante la sua brillante "difesa d’ufficio" a favore del suo collaboratore, le accuse di Figueras erano strettamente collegate, tra l’altro, al nostro operato durante l’ultimo Consiglio comunale; ebbene, le ho dimostrato chiaramente che Figueras non c’era nemmeno all’ultimo consesso e non sapeva nemmeno quello di cui si era discusso. Sono convinto che, se non si nascondesse dietro la troppo comoda (e un po’ codarda) identità nascosta, si guarderebbe bene dall’esprimere giudizi senza nemmeno conoscere ciò di cui si parla. Quanto poi al mio operato, da lei ridimensionato al solo confronto a distanza con il Sindaco sulla questione della Dirigenza scolastica, le faccio notare che di confronti con il primo cittadino ne ho avuti davvero tanti e la questione relativa al 1° Circolo è stata da me sollevata immediatamente dopo la pausa estiva (3 settembre). Per questo, forse, non le sono state segnalate altre attività istituzionali. Tuttavia, risalendo indietro nel tempo, ci sono tantissime attività da me espletate e tematiche di cui mi sono interessato e a cui ho lavorato (insieme ad altri) che, probabilmente, le sono sfuggite (ad esempio, la questione del tritovagliatore, quella del mercato cittadino, quella del regolamento per le attività commerciali, la regolamentazione per i beni confiscati, la battaglia per la nomina della commissione urbanistica, quella per la pulizia dei cimiteri, quella per il rifacimento delle strade, quella sull’erogazione dei servizi sociali, solo per citarne alcune). Da ultimo, non di certo per importanza, sono stato il portavoce presso l’Amministrazione di una richiesta di differimento delle elezioni per il Forum Giovanile da parte di alcuni validissimi giovani concittadini. E glielo dico solo perché abbiamo ottenuto il differimento ed oggi lei ha dedicato un articolo all’argomento! Per quanto riguarda, invece, l’appuntamento di sabato scorso, che secondo lei sarebbe stata un’occasione persa dalla minoranza, le chiarisco che non ho partecipato poiché non sono stato invitato all’evento e non ne ero a conoscenza. Se il Sindaco avesse voluto sottoporsi ad un confronto serio, al di fuori dei rigidi schemi dettati dall’ordine del giorno del Consiglio, probabilmente ci avrebbe avvisati, anche informalmente, ed io sarei andato volentieri. Anche perché le assicuro che non ho certo paura del confronto, specie se pubblico. Concludo dicendo, senza dare adito a polemiche inesistenti, che sono dispiaciuto del fatto che si sia irritato per le mie osservazioni sullo spirito giornalistico oramai assopito del suo giornale, ma le assicuro che anche io mi sono limitato a riportare quello che pensa moltissima gente.
Pertanto, non me ne voglia!
Buon lavoro anche a lei,
Giovanni Scoglio