L’Olanda, come il Belgio, secondo l’ultimo bollettino delle autorità sanitarie olandesi, ha superato i 10mila contagi da coronavirus e i decessi tendono a salire. Questi dati, giunti dopo le restrizioni messe in atto dal governo dell’Aja, hanno portato le autorità sanitarie a riconsiderare la questione sanitaria anche in termini puramente “economici”. Il governo ha dato via libera ai medici di famiglia per contattare i pazienti più anziani chiedendo loro, in caso di positività al Covid-19, se curarsi rimanendo attaccati ai respiratori o lasciare che la malattia segua il suo corso. I pazienti, ovviamente, dovranno sottoscrivere un contratto contenente la scelta effettuata. La scelta messa in atto dal governo, da lato può sembrare una pratica agghiacciante, ma dall’altro, ritengono le autorità sanitarie, gli ospedali iniziano ad essere sovraffollati e presto si giungerà al collasso dei reparti di terapia intensiva. La scelta della autorità sanitarie è quella di pensare a pazienti più giovani ed in salute che hanno maggior possibilità di sopravvivere. L’Olanda nel 2002 è stato lo Stato pioniere per quanto riguarda la legalizzazione dell’eutanasia, “la dolce morte”, consentendo ai malati “di porre fine alla propria esistenza con dignità, dopo aver ricevuto ogni tipo disponibile di cure palliative”.
Sara Finocchi