Se cercate una donna decisa, con le idee chiare che si è tuffata anima e corpo nel proprio ruolo istituzionale, l’avete trovata è Adele Passaretti, la Capogruppo di maggioranza consiliare che fa capo alla lista Un’opportunità per Teano. Abbiamo deciso in redazione di fare un giro di orizzonte tra la maggioranza ed opposizione a cinque mesi dall’insediamento della nuova amministrazione per vedere un po’ che aria tira.
Inevitabile partire dalla rappresentante della maggioranza, sia perché non è facile incontrare donne impegnate in politica dalle nostre parti (anche se la presenza di quattro donne nella maggioranza sembra essere una delle maggiori sorprese delle ultime elezioni amministrative), insomma da una parte dovevamo cominciare ed abbiamo puntato sulla Passaretti. Senza troppi preamboli, proprio come sanno fare le donne quando scelgono la strada della chiarezza, lanciamo le nostre domande:
Sono passati ormai cinque mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, in cui Lei svolge il ruolo di capogruppo della maggioranza. Proprio in virtù di questa sua rappresentatività, ci tracci un bilancio di questa fase politica che ha vissuto la città, evidenziandone punti di forza e di debolezza.
Questa fase di insediamento si caratterizza per il duro lavoro di ricognizione della situazione attuale. Per poter dare risposte ai cittadini bisogna conoscere, capire, analizzare e chiaramente questo richiede un po’ di tempo. Per qualcuno potrebbe essere un punto di debolezza, ma molto presto invece l’acquisita consapevolezza si tradurrà nel nostro punto di forza. L’ insediamento della nuova amministrazione ha portato, in questi cinque mesi, ad uno risveglio delle coscienze, tutti i cittadini sentono di avere una possibilità. Tutti sono pronti a segnalare disagi, problematiche latenti da tempo, perché finalmente sentono che dall’altro lato c’è qualcuno pronto ad ascoltare.
Il movimento civico a cui Lei appartiene, “Un’Opportunità per Teano”, ha esortato, fin dall’inizio della campagna elettorale, a un cambiamento e a un rinnovamento profondo del contesto sidicino. Che significato assumono oggi questi due termini, ora che siete i principali attori dell’amministrazione locale? Crede che un vero cambiamento si stia per compiere concretamente e se sì, come?
Il cambiamento dettato dal rinnovamento va costruito giorno dopo giorno e richiede tempo, pazienza e sacrifici, solo così potrà essere strutturale e duraturo. Noi siamo fiduciosi, anche perché ritengo che il cambiamento sia già in atto, a partire dal fatto che questa stessa amministrazione è costituita da uomini, donne, giovani che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di mettersi in gioco animati dal solo interesse del bene della propria comunità. Anche questo esprime il rinnovamento.
Mai come in questo momento di crisi socio-economica, c’è bisogno di avviare una stagione di dialogo e confronto su tre fronti, tra cittadini e istituzioni comunali, maggioranza e opposizione, consiglieri e uffici comunali. Molte persone ritengono che, pur avendo anche voi affermato tutto questo, non lo abbiate messo ancora ben in pratica e anzi spesso, secondo loro, vi rifiutate di farlo: che cosa ne pensa, a riguardo, Lei e la squadra governativa di cui fa parte? Pensa che il dialogo con chi è ( ed portatore del) “diverso”, in senso lato, possa giovare alla risoluzione dei problemi della città o spesso esso vuole soltanto indulgere a mere polemiche e/o strumentalizzazioni politiche?
La disponibilità di ogni singolo consigliere nei confronti dei cittadini è massima, ognuno di noi ha dato un orario di ricevimento al pubblico, i nostri recapiti: indirizzo, telefono, e-mail sono pubblici, possiamo essere contattati in ogni modo e direi anche facilmente.
Siamo pronti al confronto e al dialogo, ma questo non significa avere sempre la soluzione pronta con un colpo di bacchetta magica.
Per una questione organizzativa si nominano dei capogruppi come riferimento del gruppo e la mia disponibilità nei confronti dei colleghi è massima.
Il nostro modo di operare o meglio di indirizzare, in termini politico –amministrativi, il lavoro degli uffici comunali, come testimoniano le numerose delibere di questi cinque mesi, è stato diverso rispetto alla precedente amministrazione, per cui gli uffici hanno avuto necessità di metabolizzare il cambiamento.
Ma oggi i dipendenti comunali sono consapevoli del ruolo importante a cui sono chiamati. Il loro compito è garantire i servizi ai cittadini, alla comunità e la popolazione saprà sicuramente apprezzare il buon lavoro svolto.
Confidiamo nel senso del dovere e nel contributo sostanziale di chi, avendo un lavoro, in questo momento di crisi socio-economica, è chiamato ad un grande senso di responsabilità.
Dopo aver trattato dei concetti chiave inerenti il vostro “modus operandi” , veniamo al programma amministrativo da attuare. I cittadini denunciano frequentemente disagi ed emergenze di vario tipo: 1) randagismo, fenomeno ormai cronico che investe ormai anche il cuore del centro cittadino; 2) strade in dissesto e carente sistema d’illuminazione connesso anche alla viabilità; 3) degrado del paesaggio ambientale e culturale; 4) lavoro e rilancio turistico. Ci può dire in breve, per ogni punto, che cosa intenderà fare Lei e il suo gruppo amministrativo?
Il randagismo non è un fenomeno del solo centro cittadino, ma anche delle frazioni.
Stiamo percorrendo sia la strada istituzionale che quella delle associazioni, io stessa nella mia frazione sono riuscita a far adottare 3 cani.
In merito alle altre domande poste, i consiglieri e gli assessori delegati sono alla ricerca di soluzioni a breve e lungo termine. E’ chiaro che bisogna rispettare una conseguenza logico-temporale per poter ottenere dei risultati significativi, altrimenti parliamo solo di fumo buttato negli occhi della gente. Abbiamo preso tutti un impegno con i cittadini e, nel rispetto delle regole della pubblica amministrazione , stiamo elaborando una progettualità sulle tematiche di rilancio strutturale, ambientale, culturale, turistico ed economico del nostro territorio, rispettando il nostro programma.
La maggioranza che Lei rappresenta ha fatto della trasparenza e della lotta a parentopoli e al clientelismo dei cavalli di battaglia. Cosa risponde alle accuse di chi pensa che non stiate agendo in base a ciò e, tal proposito, ci può dire per quali finalità avete intenzione di spendere le indennità che vi siete tagliati?
Tutto quello che è viene fatto dalla nuova amministrazione e i relativi organi collegiali è pubblicato sul sito del Comune, oggi diventato fonte di informazione per tutti i cittadini. La trasparenza è la regola. Certo, sarebbe assurdo che tutti pensassero allo stesso modo e che fossimo estranei ad accuse, ma bisogna fare attenzione. Spesso le accuse sono strumentalizzazioni dettate da altri scopi o malafede.
Le indennità, un segnale fortissimo del nostro vero unico obiettivo: dare a Teano un’opportunità di riscatto, ci sono varie ipotesi al vaglio, ma la decisione sarà di gruppo e sarà argomento della nostra prossima riunione.
Alcune ipotesi:
-Arredo Urbano
-Mini-Progetti nel sociale
-Mini-progetti per la rivalutazione del territorio
-Eventuali interventi di manutenzione
Ultima domanda completamente riservata alle deleghe del suo mandato consiliare: a che punto siamo in termini di Legalità, Beni Confiscati, Infanzia, Terzo Settore e Volontariato?
La giunta comunale ha approvato una delibera di indirizzo politico-amministrativo per una ricognizione documentata dei beni confiscati. I beni confiscati rappresentano un tema delicato sia per il grande valore simbolico intrinseco nella loro natura sia per il loro riutilizzo sociale che passa attraverso la loro concreta restituzione alla collettività. La riappropriazione del maltolto da parte dei cittadini è un diritto irrinunciabile. Stiamo prendendo visione di tutta la documentazione inerente i POR 2007/2013 “Città solidali e scuole aperte” per la realizzazione dei nidi e micronidi, in modo da capire i tempi utili per poter recuperare la scuola di Via Gramsci. Presto si partirà con un progetto dove Infanzia e volontariato saranno in simbiosi perfetta. Aggregarsi, cooperare è l’unica strada percorribile per governare la realizzazione di progetti sul territorio
Rosella Verdolotti