Sfogliando le pagine di un giornale, solitamente bene informato delle cose che accadono o che si pensano sulla casa comunale, ci è capitato di leggere una breve intervista al vice sindaco Gianpaolo D’Aiello. Non è per la verità molto presente sulla stampa, almeno per gli argomenti che riguardano la sua attività politico amministrativa, a parte le tanto programmate e mai realizzate promesse sul PUC. Ebbene D’Aiello ha detto due cose degne di attenzione. La prima è che egli non si sarebbe candidato alle prossime amministrative di Teano, vale a dire, non contate su di me per fare il sindaco di Teano. E questa ci è sembrata una decisione di buon senso. D’Aiello ha trascorso molti anni sui banchi del Consiglio comunale, ha rivestito la carica di vice sindaco con l’amministrazione Zarone prima di presentare due volte le dimissioni poi rientrate e aver mosso le fila con il suo stratega personale per creare le condizioni per realizzare la fine anticipata della sindaca tura Zarone. Ma questa è una storia che prima o poi dovrà essere scritta.
Caduto Zarone per mano amica, si è candidato con l’avversario numero uno di Zarone, Raffaele Picierno. Traguardo, vice sindaco. Praticamente nessun passo in avanti. Durante il percorso è stato folgorato sulla strada di Damasco all’incontrario. E’ tornato all’ovile della destra dopo la prima folgorazione che lo aveva spinto a sinistra. Oggi egli ha deciso di arrendersi o di attendere tempi migliori? Si sente appagato per quanto la politica gli ha dato fino ad oggi o medita qualche altro colpo a sorpresa? Ansiosamente aspettiamo di conoscere cosa ci riserverà il prossimo futuro.
Intanto ha deciso di auto beatificarsi insieme al sindaco Picierno (un po’ come i Santi Cosma e Damiano) dichiarando che loro due sono “persone di buona volontà” senza specificare però quando e in che direzione è possibile guardare per vedere i risultati di tanto impegno. Buona volontà per fare cosa? A giudicare dai risultati riferiti alla cosa pubblica sembra proprio che la loro buona volontà non sia servita a molto, se poi ci si riferisce a situazioni personali e familiari, è tutto un altro discorso nel quale noi non vogliamo assolutamente entrare.
Prendiamo atto della rinuncia che ci rasserena al punto da non chiedere conto al vice sindaco delle tante cose e dei tanti impegni che lui e la sua amministrazione si erano impegnati a realizzare e che invece, nonostante la sua buona volontà, non hanno realizzato, anzi producendo ulteriori e più gravi problemi alla cittadinanza.
Figueras