L’ultimo consiglio comunale certifica la progressiva dissoluzione di quella che fu la maggioranza, ma le assenze graziano D’Andrea. L’ assenza di Di Benedetto, comunicata anzi tempo in sede di conferenza dei capi-gruppo e naturalmente ignorata, insieme a quella della Sig.ra Pentella rendono gioco facile a chi con il suo voto poteva mettere in minoranza l’amministrazione ed, alla luce di questo, ha preferito non esporsi perché comunque un appoggio al Sindaco non era indispensabile, e quindi il salvagente potrebbe essere lanciato quando ce ne sarà concretamente bisogno. Apre i lavori l’ex assessore Landolfi, che chiarisce le ragioni che lo hanno spinto alle dimissioni. L’ex capogruppo ha sottolineato l’assenza totale di dialogo, scarsa concertazione, mancata programmazione ed accentramento del potere decisionale. Nell’intervento, senza girarci intorno, ha riferito al Sindaco in modo lapidario “hai perso il contatto con la realtà. Non si può amministrare un Ente come se fossi a casa tua decidendo con pochi sodali. Non c’è nulla che non si faccia al Comune che non lo decida il tuo Vicesindaco”. Landolfi conclude annunciando la costituzione di un gruppo autonomo con la sua fuoriuscita dalla maggioranza, augurando buon lavoro al nuovo assessore Masiello, che gestirà la delega all’agricoltura, oltre a fare un sincero in bocca al lupo all’Assessore Maria Paola D’Andrea per il concorso al quale sta partecipando presso il Comune di Vairano Patenora. Il Sindaco immediatamente contesta le critiche dell’ex capogruppo ribadendogli che quanto sollevato non corrisponde ai fatti e che le sue proposte sono state bocciate perché in disaccordo con quelle della maggioranza dell’Esecutivo. Ha poi precisato che non ci sta ad essere il “capro espiatorio” del fallimento di questa amministrazione, definendola come la peggiore esperienza della sua vita ed augurandosene la fine quanto prima. Inoltre chiarisce le ragioni alla base della nomina dell’assessore esterno, sottolineando che è stato scelto fuori dalle dinamiche politiche, quindi libero. Punto centrale dell’intervento replica è stato l’annuncio del suo mancato tesseramento al PD perché desideroso di essere libero da qualsiasi condizionamento o etichetta, rivolgendo poi un invito all’ex assessore di riferire alla sua famiglia, ossia alla cugina Pina Picierno l’indisponibilità ad essere in futuro iscritto al PD; sì, lo stesso partito che lo ha indicato e sostenuto, lo stesso che ha poi candidato la sorella Antonella alle scorse regionali, per poi essere estromesso da ogni decisione politica. Duro scontro anche con Corbisiero sulla delibera del Consolidato per dei chiarimenti tecnici richiesti dal consigliere di minoranza accusato dal Sindaco di non saper leggere il Bilancio. Interviene poi Palmiero che, a margine dell’attacco a Corbisiero, bacchetta gli atteggiamenti del primo cittadino, ricordandogli di avere almeno la decenza di studiare ed esporre al Consiglio ciò che propone anziché leggere acriticamente le proposte di delibera. Palmiero, infine, ribadisce al Sindaco la necessità di chiudere questa esperienza e lo invita a prendere atto di quanto è sotto gli occhi di tutti invece di affannarsi a raccattare sostegni che mantengono la sua amministrazione non più legittimata al governo della città. Conclude aggiungendo che non è solo il Sindaco a desiderare la fine della sua amministrazione, malgrado i fatti dimostrino altro, ma è soprattutto la città a volerlo. Dopo la bagarre del Consiglio, fuori dell’aula, alcuni cittadini contestavano a qualche membro dell’esecutivo le modalità con le quali è stato affidato il servizio di assistenza educativa domiciliare per minori, con affidamento diretto alla medesima onnipresente cooperativa dei centri estivi.
La Redazione