Mentre la campagna elettorale per le politiche nazionali è entrata nel vivo, con scontri feroci e in alcuni casi anche con metodi e sistemi che sembravano appartenere ad altre epoche ed altri regimi, nella nostra calma e silente città, che pure in primavera dovrà misurarsi con l’elezione del nuovo Sindaco, tutto tace a parte qualche sussulto proveniente dalle mura della sezione del PD che, non ritenendo di avere all’interno del partito una persona in grado di competere vittoriosamente nella disputa elettorale, ha optato verso un personaggio che occupa una prestigiosa carica pubblica e che consente di superare una politica e democratica competizione interna tra i nostalgici di ex amministratori, recuperare qualche affrettato ma corretto abbandono e qualche giovane speranza da pescare da quel movimento giovanile di cui tutti parlano ma al quale si stenta a dare legittimazione..
Dalle prime notizie filtrate dall’ultimo direttivo del partito, riunitosi venerdì della scorsa settimana, questo nome sarebbe quello del Presidente della Camera di commercio, il concittadino Tommaso De Simone. Il condizionale è d’obbligo perché in quella sede fu deciso che venerdì 23/02/18 si riunirà di nuovo la direzione allargata agli iscritti e simpatizzanti ed in quella sede l’unico candidato ufficialmente proposto dovrebbe sciogliere la riserva e, confermare la sua disponibilità ad illustrare il suo progetto di governo cittadino che ha annunciato di voler discutere proprio in quella sede.
Questa posizione farebbe presupporre una decisa disponibilità del De Simone ad accettare l’incarico ma, ed il ma sono proprio alcuni membri del direttivo a pronunciarlo, c’è un nodo che De Simone pur annunciandolo non provvide a sciogliere nella precedente riunione: l’incompatibilità tra le due cariche quella di Sindaco e quella di Presidente dell’Ente Camerale. Alcuni si chiedono :“Prima di presentare progetti e programmi De Simone dovrebbe sciogliere la riserva che è sancita dall’art.13 della legge 580 del 1993”“. Non è questo un passaggio trascurabile anche perché da alcune confidenze rilasciate in giro dal candidato PD il suo attuale ruolo ed alcune prospettive ad esso collegate lo farebbero riflettere seriamente sulla opportunità e convenienza di una simile operazione. Venerdì comunque dovrebbe essere il giorno della verità e verità sia perché questa storia sta condizionando ingiustificatamente anche le mosse degli altri potenziali aspiranti e il tempo, in queste vicende, gioca a favore di scelte oculate e ragionate.
Ma per ritornare sempre nel campo PD, altro argomento lasciato in sospeso e sollecitato da alcuni membri del direttorio è riferito direttamente all’ex Sindaco ing. Raffale Picierno al quale viene chiesto di uscire allo scoperto e dire cosa vuole fare. Le voci su di una sua probabile candidatura a Sindaco sempre in quota PD si fanno sempre più insistenti. Il suo amletico silenzio durante la presentazione dell’ipotesi De Simone potrebbe interpretarsi come strategica attesa per vedere come si conclude la vicenda De Simone perché questo è un nodo che influisce e non poco sugli scenari che si possono prospettare all’interno ed all’esterno del PD.