Premessa: “Il PUC (Piano Urbanistico Comunale) nasce dalla necessità di aggiornare ed integrare il vecchio piano regolatore generale, aggiornato e ridefinito nel nuovo strumento dalle legislazioni regionali, in quanto in alcuni comuni d’Italia non rispecchia più le precedenti esigenze di coordinamento del territorio. Il PUC è redatto da tecnici specializzati in pianificazione urbanistica (urbanisti e pianificatori e/o architetti e ingegneri specializzati e laureati in scienze ambientali) con l’aiuto di geologi e di avvocati. La competenza nella scelta di tali professionisti spetta ai comuni in base alle linee guida date dalla normativa nazionale e regionale. Il PUC può essere approvato pubblicato e adottato solo dopo il parere della Regione di competenza. A garanzia dei cittadini, il PUC non potrà mai essere modificato in modo autonomo dal Comune se prima non vi è il parere della Regione in merito alla rettifica a garanzia dei benefici per la collettività”. Ecco, per la definizione di PUC ci siamo rifatti a Wikipedia, così non si potrà affermare che sono le solite illazioni dei “calunniatori di professione”. Abbiamo atteso non poco prima di intervenire sull’ultimo incontro avvenuto il 04 maggio sul tormentone Ge.Si.A. S.p.A., ovvero Impianto Trattamento Rifiuti ex Isolmer. Abbiamo atteso, udito e registrato quanto avvenuto nelle sale della Sede Vescovile. Abbiamo letto gli interventi dell’Avv. Giancarlo Fumo su Paese News, abbiamo letto la puntuale, lunga e minuziosa cronaca di Elio Zanni su TeanoC’è, abbiamo ascoltato tanti Concittadini che ci hanno ragguagliato sulla vicenda, non abbiamo letto nulla in merito sulla “pagina istituzionale” Teano in Comune – Gruppo Consiliare Facebook a firma del (S)indaco. Presenti, dunque, all’incontro Consiglieri e Presidenti Regionali, nonché Vice Presidenti Consiglio Europeo, non poteva non far mancare la Sua preziosa presenta il Vescovo, Mons. Giacomo Cirulli, il quale, bontà Sua, ci ha fornito un’altra succosa tematica su cui riflettere. Ma, di questo, tratteremo più innanzi. Ora veniamo alla Ge.Si.A.. Da tutte le notizie fin qui raccolte, e da quanto pubblicamente (pubblicamente!!!) emerso dal dibattito, sembrerebbe che, l’Avv. penalista, (S)indaco di Teano, sia stato smentito (pubblicamente) su tutti i fronti. E non dai soliti “calunniatori di professione”, Vivaddio! Il peccato originario, quindi, a quanto è emerso, è la mancata approvazione del PUC. Ora al di là del problema intrinseco (Impianto Rifiuti), noi “calunniatori di professione”, continuiamo imperterriti a chiederci perché tale PUC non è stato approvato? Cosa contiene questo PUC (adottato dalla Giunta D’Andrea)? Contiene qualcosa, forse, di illegittimo? O qualcosa da dover necessariamente rivisitare, riformulare, ridisegnare. Un qualcosa, forse, non gradita a qualche “portatore di interessi” in organico all’(A)mministrazione o vicina ad essa? Caro (S)indaco, abbiamo ormai il pelo bianco per non sapere come funzionano certe cose…. E non smetteremo mai di agire da “malpensanti” e da “calunniatori di professione” finché non ci sarà notiziato formalmente il motivo per cui, a tutt’oggi, questo maledetto PUC non viene approvato! Altro che “…la Regione Campania, in deroga, sopra tutto e sopra tutti, avrebbe autonomamente potuto rilasciare parere favorevole alla realizzazione di un Impianto per Trattamento Rifiuti…”!!! Come ufficialmente affermato dal(S)indaco e smentito pubblicamente da un Consigliere Regionale. Un ostinato atteggiamento, secondo noi “calunniatori di professione”, perlomeno sospetto. O no? E, a stimolare certi nostri “malevoli” teoremi, bontà Sua, ci si mette alche S.E. il Vescovo quando afferma: «Se agiamo di territorio, oltre i particolarismi, allora possiamo fare tantissimo per il problema di oggi che va risolto. Ma lavoriamo anche per il futuro. Qui dentro non vedo giovani, bisogna coinvolgerli e far capire l’importanza di questi argomenti. Bisogna anche fare tanto per la salute qui a Teano e non parlo dei servizi sanitari privati, ma di quelli pubblici”. Conoscendo la saggezza ed il pragmatismo di S.E. (per quel che abbiamo potuto percepire in un breve dialogo avuto con Lui), queste Sue ultime affermazioni non sono state pronunciate a caso. Tutt’altro!!! Infatti, se memoria non ci inganna, durante la Campagna elettorale per le Amministrative, noi “calunniatori di professione”, pur con il pelo bianco, ricordiamo bene l’impegno del candidato (S)indaco a favore di una qualche forma di “Clinica Privata Accreditata”, magari da installare presso l’ex Ospedale di Teano. O no? Non che il (S)indaco che lo ha preceduto non fosse sensibile a qualche forma di “accreditamento” del SSN per un eventuale Centro Radiologico. O no? Ed in questo discorso quanto pesano certe Candidature alle Europee di certi politici molto, ma molto vicini al (S)indaco e molto, molto impegnati nella sanità privata? E, quanto vanno ad incidere, certe Candidature, sulle “lotte” politiche intestine ad una certa area politica? Abbiamo ormai il pelo bianco. “Qui non est mecum, contra me est”, Chi non è con me, è contro di me” (Matteo 12, 22-30). E, se “qualcuno” si è avvalso dei voti di “qualcun altro” che, oggi, va ad avversare “quell’altro” Politico di peso, quest’ultimo sicuramente adotterà la regola di San Matteo. Capita l’antifona? In Politica, non bastano l’esaltazione, il protagonismo, l’ambizione sfrenata. La Politica è fatta di valutazioni, di visioni d’insieme, di sagace diplomazia. La Politica non dimentica. In Politica non si ammettono “sgarri”. Questi ultimi si pagano. Anzi li pagano i Cittadini “amministrati”. Intanto, mancano solo 11 giorni al termine ultimo per tentare una strenua difesa rispetto all’ennesimo scempio alla Città di Teano. Dopodiché, cospargersi il capo di cenere come nell’antica Grecia, in segno di lutto e di condivisione del dolore e, con onestà intellettuale (?), dimettersi.
Pasquale Di Benedetto