A più di due mesi da questa libertà (condizionale?!) che tanto abbiamo atteso, desiderato e fortemente voluto, gli attuali dati sulla pandemia dovuta al Covid-19, se da una parte pare non destino più le stesse preoccupazioni nelle persone rispetto ai mesi passati, allo stesso tempo ci spingono sempre di più alla consapevolezza che la situazione non va assolutamente sottovalutata e che il rischio del contagio è comunque, purtroppo, ancora molto alto.
L’immunologo Francesco Le Foche ha dichiarato – “L’incendio è passato, ora restano focolai” – ma sicuramente è responsabilità comune continuare a rispettare le norme di protezione per salvaguardare la propria salute e quella degli altri.
Siamo ancora in una situazione di emergenza mondiale ma… l’avranno capito davvero tutti??
Troppa gente senza mascherina, locali pieni di persone che sembra abbiano dimenticato quanto successo nei mesi scorsi, tanti giovani che quando escono lasciano la coscienziosità a casa, anziani che si difendono con l’espressione “ho combattuto una guerra mondiale, cosa vuoi che mi faccia il virus…”.
Alcuni nostri lettori ci segnalano anche che in alcuni esercizi di Teano i negozianti permettono l’ingresso nei propri negozi a persone che non indossano la mascherina e purtroppo, spesso, loro per primi non la indossano.
Sarà forse per tutti questi motivi che il governatore della nostra regione, Vincenzo De Luca, sarebbe pronto ad una nuova stretta: mascherine obbligatorie di nuovo, anche all’aperto, se il numero dei contagi continuasse a salire.
La domanda allora sorge spontanea: -Le persone non hanno più paura del virus? –
Sicuramente no, ma di certo possiamo dire che abbiamo abbassato le nostre difese, che “ci siamo abituati a convivere con il virus”. Sarà che forse abbiamo tutti bisogno di ritornare alla nostra normalità, alla nostra quotidianità che, se prima ci sembrava banale, adesso desideriamo tanto, ma è giusto anche non dimenticare che il pericolo è ancora reale, il virus non è stato ancora debellato.
Permettiamo quindi ancora alle mascherine di nascondere momentaneamente il nostro sorriso, facciamolo perché è importante proteggerci e proteggere gli altri, il prezzo da pagare sarebbe davvero troppo alto per tutti, continuiamo ad essere prudenti, servono comportamenti più responsabili e ricordiamo sempre che, come dicevano i nostri cari nonni “prevenire è meglio che curare”!
Torneremo a sorridere davvero, più di prima e … sarà ancora più bello! Non abbassiamo la guardia.
Serena Ramelli