L’ipotesi formulata dal Consigliere comunale Claudio Gliottone nel suo articolo del 4 novembre scorso, ha trovato piena conferma proprio nella mattinata di oggi con la formalizzazione di una decisione che era nell’aria e cioè l’ipotesi di richiesta di annullamento della seduta del consiglio comunale del 27 ottobre scorso. Quel consiglio comunale , che tra gli altri argomenti all’ordine del giorno, approvò il regolamento comunale per la concessione della cittadinanza onoraria e formalizzò la concessione della cittadinanza onoraria a tre nostri ex concittadini esattamente i Dott. Gerardo Boragine, Armando Forgione e Bruno Rubino oltre ad altre onorificenze assegnate nell’ambito dei festeggiamenti delle celebrazioni del 158mo anniversario dello Storico Incontro, poteva essere invalidato per effetto di una specifica richiesta avanzata dal consigliere Mario Cataldo assente da quel consiglio, per mancata convocazione da parte degli uffici comunali.
La richiesta protocollata con il numero 16553 è stata indirizzata al Presidente del Consiglio ed alla Segretaria Comunale e con conoscenza al Prefetto di Caserta, alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di S.Maria C.V. ed al Ministero degli Interni. Il contenuto e la motivazione della richiesta è presto detto: il dott. Mario Cataldo nella qualità di consigliere comunale di opposizione per la lista “Teano Identità e Sviluppo” chiede la dichiarazione di NULLITA’ della seduta del consiglio comunale del 27/10/2018. Il documento prodotto contiene una ricostruzione molto dettagliata delle cause che non avrebbero consentito la sua partecipazione al citato Consiglio e quindi la sua validità sarebbe stata inficiata per i seguenti motivi:
- Il comportamento tenuto dall’Amministrazione è illegittimo ed irrispettoso dei principi fondanti l’azione amministrativa
- Sono stati violati gli artt. 97 della Costituzione e l’art.1 della legge 24171990
- Con il citato comportamento risultano lese le prerogative e le attribuzioni proprie del Consiglio comunale
- Chiede non solo l’annullamento della seduta del Consiglio ma conseguenzialmente anche l’annullamento di tutte le delibere adottate in quella sede.
Quali effetti produrrà questa iniziativa che ha del clamoroso se è vero che sarebbe la prima volta che nel nostro comune un consigliere comunale contesta pubblicamente ed ufficialmente il comportamento dell’Ente presso il quale esercita la responsabilità di rappresentare la volontà dei propri elettori e probabilmente è certamente questo uno dei motivi che lo avranno indotto ad una simile decisione.
- Ma facciamocelo dire direttamente dall’interessato:” So bene che non tutti comprenderanno il senso della mia iniziativa ma- ci spiega molto accalorato il dott. Mario Cataldo– la democrazia e la libertà si affermano attraverso il rispetto delle regole che noi stessi ci siamo dati. In questa occasione non solo le regole non sono state rispettate ma ne va di mezzo anche la mia credibilità di uomo, professionista e di rappresentante del popolo”.
- Si va bene ma poteva limitarsi ad inviare al Presidente del consiglio solo una lettera di protesta! “Lei sa bene che non è la stessa cosa. Per non aver ricevuto l’avviso di consiglio comunale io sono risultato assente altre due volte e con questa tre. Motivo per cui potevo essere messo fuori dal consiglio comunale e questa è una ipotesi di cui non voglio rispondere ai miei elettori”.
- Però le conseguenze potrebbero essere pesanti sia dal punto di vista amministrativo che per l’immagine che diamo ai personaggi coinvolti. “Non credo che le persone coinvolte, una volta informati della mia protesta, possano valutarla come un affronto personale. Ho profonda stima e rispetto per tutti e proprio per questo che sono convinto che sapranno valutare il vero senso che intendo dare a questo mio gesto che rivendico con orgoglio proprio per difendere l’immagine di una città che non deve apparire arronzona e superficiale”.
Non è facile prevedere gli sviluppi di questa vicenda, ogni possibile soluzione avrebbe dei risvolti che vanno affrontati passando attraverso un attento esame delle leggi e dei regolamenti che regolano la materia auspicando però che si consulti contestualmente anche il regolamento del buon senso e della responsabilità.