Il Natale è vicino e diversi sono gli eventi che nei prossimi giorni, vedranno come protagonisti i bambini, in concerti, recite e balletti. Nei giorni scorsi, però, nella Sala dell’Annunziata, quasi come una sorta di apertura alle rassegne artistiche e musicali dei prossimi giorni, si è svolta, la seconda edizione di “Diversamente Insieme – Festeggiando il Natale con i bambini”, un evento tanto importante quanto emozionante. Protagonisti sempre loro, bambini e adolescenti, stavolta però non accomunati dall’appartenenza ad una scuola ma dalla loro particolare condizione.
L’evento, organizzato in collaborazione tra la consigliera comunale Aurelia Zanni, con delega agli anziani ed ai diversamente abili ed alcune mamme di Teano, Annarita Ianniello, Cristina Corbisiero, Claudia Maiorisi, Angela Zannini, membri dell’Associazione “Abili diversamente” di Vairano Patenora, è stato voluto perchè, almeno per un giorno, si desse spazio nella loro città a quei bambini e adolescenti che purtroppo, nella loro diversità, difficilmente vengono ricordati e integrati nelle iniziative che riguardano i loro coetanei.
Bisogna riconoscere che sono riuscite a realizzare una festa, particolare, gradevole, ricca di emozioni e che ha lasciato il segno in quanti ne hanno preso parte
Sensibile all’iniziativa si è mostrata l’intera Amministrazione Comunale, con la presenza del Sindaco Nicola Di Benedetto, del vicesindaco Eluisa Monteforte e con numerosi consiglieri comunali, che fin dall’inizio hanno dimostrato la volontà di sostenere tale iniziativa e tutte quelle che seguiranno relative a tale progetto.
Alla presentazione di Aurelia Zanni sono seguite le parole di Fabio Vallante, che in qualità di presidente ha fatto cenno all’attività ed alle diverse iniziative dell’Associazione “Abili diversamente” spiegandone le finalità volte all’integrazione sociale dei disabili, che troppo spesso sono destinatari di atteggiamenti di compassione più che di considerazione e che per questo si sentono a distanza da una società che dovrebbe invece tendere a coinvolgerli e farli sentire così, per quanto è possibile, al pari degli altri. Il suo intervento si è chiuso con la lettura di una toccante lettera di Cristian Boragine, nostro ormai noto ed affezionato giovane lettore, che con questo suo scritto titolato “Quando chiudo gli occhi non ho la SLA” ha dato l’ennesima prova della sua sensibilità e del suo coraggio.
L’attenzione del numeroso pubblico, è stata poi catturata dall’esibizione di un gruppo musicale dell’Associazione “Lemuseper-l’oro” di Napoli, nato dalla volontà e dall’unione di un gruppo di genitori di ragazzi diversamente abili che da alcuni anni condividono un’intensa esperienza anche artistica, promuovendo e sostenendo progetti in ambito pedagogico e psicologico mirati all’acquisizione delle autonomie e dell’indipendenza, dello sviluppo delle capacità di orientamento, di relazione ed integrazione sociale con una particolare attenzione all’ambito artistico e musicale.
La loro musica ed il loro entusiasmo hanno fortemente emozionato il pubblico dell’Annunziata, che in finale, tutto in piedi, ha espresso il suo vivissimo apprezzamento con un lungo applauso…
L’evento è terminato con una performance della scuola di danza di Teano Scalo “Effetto Danza”, con un finale inaspettato che ha commosso tutti i presenti: l’esibizione sul palco di una ballerina d’eccezione, la piccola Rita Grande che, con il suo sorriso e i suoi passi teneramente incerti, ha toccato il cuore di tutti.
L’intento delle organizzatrici, queste fantastiche e coraggiose mamme, si può ricondurre ad un unico grande desiderio: rendere i loro figli, e tutti quelli che si trovano in analoghe condizioni, il più possibile vicini alla normalità, di presentarli alla società che ci circonda non come dei diversi, bisognosi di commiserazione e compassione, ma come delle persone che nella loro diversità possono dare tanto e possono, come tutti gli altri bambini e adolescenti, partecipare ad ogni iniziativa, facendo sì che un’integrazione possa essere finalmente possibile, stando semplicemente insieme.
Perché come in questo caso, attraverso la musica, il ballo, il gioco, la scrittura, ognuno può essere diverso dall’altro, solo perché naturalmente predisposto ad una cosa piuttosto che all’altra, sia essa uno strumento, una canzone, un ballo o una lettera… riuscendo ad emozionare così come tutti gli altri. Cogliendone non solo le loro debolezze e diversità, ma anche e soprattutto il loro modo di essere speciali, con un semplice sguardo, un abbraccio o una carezza.
Un pomeriggio all’insegna della gioia per tutti i bambini che hanno partecipato diversamente abili e non, che insieme hanno cantato, suonato, ballato ma, soprattutto, emozionato.
Una giornata particolare con dei protagonisti particolari: i bambini!
Annalisa Oliva