Non è un buon momento per i rapporti tra il Comando dei Vigili Urbani di Teano e la popolazione. Per la verità non c’è mai stato un buon feeling con questo organismo, forse incomprensioni reciproche, forse mancanza di chiarezza nella politica di polizia urbana, sta di fatto che ogni tanto giunge notizia di contrasti, lamentele, denunce, ripicche ed in qualche caso lo scontro si estende anche all’istituzione comunale, con i suoi vertici ed addirittura, come è accaduto ultimamente, con il politico amministrativo di riferimento.
E’ di oggi la notizia che il Comandante Antonio Di Nardo avrebbe sporto denuncia per diffamazione e offese a pubblico ufficiale nei confronti di due cittadini multati per non aver rispettato il divieto di sosta. I commenti dei due, riferiti al Comandante, ed ascoltati dai due vigili rilevatori, non sono piaciuti e da qui la reazione del graduato. Da quando sono entrati in servizio i nuovi vigili, sembra che l’attività prevalente di questi volenterosi giovanotti in divisa, sia quella di multare le auto parcheggiate in divieto di sosta nelle piazze del centro e nella immediata periferia. Sono tante le multe comminate agli automobilisti indisciplinati ma sono anche tante le proteste, soprattutto al centro storico, provenienti dall’occasionale frequentatore e dagli stessi commercianti che si sentono penalizzati da questa recrudescenza di severità.
Nella nostra città non è mai stata in vigore un’azione di prevenzione e repressione continua della indisciplina stradale, né si è mai proceduto a dotare la città, complessa per la sua conformazione, di soluzioni adeguate che tenessero conto delle diverse esigenze, pure presenti nella vita quotidiana.
Si assiste allora ad un periodo lunghissimo di totale disinteresse da parte del corpo dei Vigili sul problema della viabilità, l’anarchia più completa regna ovunque, nei vicoli, nelle piazze, nelle curve, nei posti più cruciali e poi accade che, all’improvviso, si applica la tolleranza zero e scoppiano le polemiche, alcune giuste altre fuori posto.
L’aumento dell’organico del corpo dei Vigili Urbani non deve essere utilizzato prevalentemente per fare cassa. Questi quattro giovanotti dovrebbero avere istruzioni precise su come affrontare il problema della viabilità e dell’occupazione degli spazi da parte degli automobilisti, rimuovendo i comportamenti più sfacciatamente incivili, come quelli dei parcheggi in curva, o nei vicoli, o davanti alle uscite, in doppia fila, nel mancato rispetto della precedenza. Il Comandante si faccia notare di più nelle strade, non ci riferiamo alle Processioni o alle cerimonie ufficiali, ma alla necessità di un maggiore contatto con la gente e lasci stare il suo sito internet che sembra più una provocazione che un reale invito al dialogo.
Il Corpo dei vigili Urbani, per quanto ci è dato sapere, è un organismo che deve vigilare, tutelare, stare al servizio dei cittadini e non trasformarsi in un organismo da cui ogni cittadino ha l’impressione di doversi difendere. Questo lo si capisce anche dal modo di porgersi e di interpretare il ruolo, che non è certamente quello dello sceriffo.
Figueras