Egregio Direttore,
sono un professionista di Napoli che per motivi di lavoro spesso si trova a dover raggiungere la vostra città. In una di queste occasioni, consultando in un bar il vostro giornale, mi ha incuriosito la ricetta pubblicata da parte dello schef del ristorante Il Vecchio Mulino e così ho conservato anche la copia del vostro giornale da cui ho trovato il vostro indirizzo di posta. Volendo trascorrere fuori Napoli la giornata di Ferragosto abbiamo deciso di raggiungere Teano e pranzare proprio presso il ristorante Il Vecchio Mulino.
Il paesaggio è semplicemente meraviglioso, tanto verde ma anche tanta immondizia. Sulla strada che attraversa il paesello di Tuoro una montagna di immondizia ci ha dato il benvenuto, poi abbiamo proseguito nella direzione indicata dalla freccia del ristorante. Dopo un ponte abbiamo notato tante macchine ed abbiamo individuato il ristorante ma, con nostra sorpresa e disappunto abbiamo scorto, proprio all’ingresso del ristorante, un cumulo enorme di immondizia che non lasciava presagire nulla di buon, anzi respirava un grande fetore . Ormai c’eravamo e siamo scesi al ristorante non prima di aver ammirato una vasca con le trote.
Tutto un altro paesaggio con le cascate, le bianche papere nelle grandi vasche ed un ambiente assolutamente accogliente. Abbiamo mangiato benissimo e siamo stati accolti da personale assolutamente molto professionale ma, non torneremo più a mangiare al Vecchio Mulino.
Lo spettacolo che abbiamo dovuto osservare sia all’ingresso che all’uscita era indegno, un cumulo di immondizia vicino ad un ristorante di grande qualità ed un fetore insopportabile. Per testimoniare che non riferisco cosa inesatta le invio due foto che ho scattato proprio oggi e che rappresentano il livello di grande inciviltà che ha raggiunto purtroppo una città che io amo molto ma, come operatore sanitario, mi premurerò di segnalare alle autorità competenti per conoscere se è compatibile, dal punto di vista sanitario, la permanenza di un simile spettacolo davanti ad un luogo di ristorazione e di individuare le responsabilità.
Egregio Direttore, immaginiamo che la responsabilità non sia da addebitare ai gestori del locale ma, se altri la pensano come noi, prevediamo tempi duri per gli ottimi ristoratori teanesi.
La saluto cordialmente
Dott. Danilo De Sanctis
(a parte le segnalo il mio numero di cellulare per eventuali testimonianze o conferme)
Egregio Dottore,
come cittadino di Teano sono mortificato per le cose che ci ha raccontato. Prima però di passare all’esame delle responsabilità la posso assicurare che il nostro giornale è in prima fila per denunciare le cose che lei ci ha appena segnalato. A tal proposito la invito a sfogliare il nostro giornale online (www.ilmessaggio.it) e potrà verificare quanto le ho appena detto.
Sappiamo che questo giornale viene letto quotidianamente dal nostro Sindaco e dai responsabili del settore ecologia del nostro Comune e siamo convinti che la sua lettera sarà oggetto di attenzione e decisioni positive per rimuovere questo triste spettacolo. A questo proposito mi premurerò personalmente di informarla della soluzione del problema nella speranza di riaverla presso le strutture di ristorazione del nostro bellissimo territorio, compreso naturalmente Il Vecchio Mulino.
Cordialmente
Il Direttore