La notizia ci è pervenuta direttamente da colui che è stato ultimamente chiamato a dirigere questa importante parrocchia diocesana, il reverendo Luigi Migliozzi. La costernazione ed il dolore sono evidenti nelle parole del giovane prete come pure l’incitamento a non farsi prendere dallo sconforto e continuare a seguire Dio utilizzando la sua casa che, come dice lo stesso Don Luigi, è anche la nostra casa. Ma leggiamo cosa ha scritto:
Concludiamo questo 2015 con un grande dolore…
Delle mani sacrileghe, in pieno giorno, hanno portato via dalla Chiesa della Madonna delle Grazie la corona posta sul capo dell’Immacolata, il pugnale sul petto dell’Addolorata e vari ex-voto alle spalle dei Santi Medici Cosma e Damiano.
Al di là del danno materiale, credo sia stata colpita e ferita la nostra fede e la nostra storia, calpestati e vanificati i sacrifici e le sofferenze di tanta gente.
Tra la rabbia e il dolore di vedere violata e profanata una delle nostre chiese, chiedo a Dio, Padre misericordioso, la forza e il coraggio del perdono, e soprattutto chiedo l’audacia di non chiudere, nonostante tutto, le porte della nostra chiesa, casa del Padre e casa anche nostra.
Questa brutta notizia ci raggiunge al termine di un anno non certamente positivo, sotto molti punti di vista, ma in particolare contro la Chiesa con le minacce dell’ISISS, i martiri cattolici in molte zone del mondo ed ora anche gli attacchi a quelli che sono i simboli della cristianità, come per esempio la notizia non molto diffusa, ma che purtroppo fa parte di questo filone, che parla di un furto all’interno del Seminario vescovile nella camera di un giovane sacerdote cui sono stati sottratti dai tremila ai cinquemila euro.
Ormai la criminalità non fa sconti a nessuno e non ha importanza il valore delle cose sottratte. Basti pensare che negli ultimi giorni sono state rubati, presso il cimitero di Teano centro, due vasi di crisantemi posti a suffragio davanti alle lapidi di due defunti di nostra conoscenza. Non è la prima volta e forse non sarà neanche l’ultima.
Severino Cipullo