Ormai alla nostra redazione arriva di tutto. Noi cerchiamo, nei limiti del possibile di dare voce e spazio a tutti ma alcune volte siamo costretti a fare delle scelte che non vogliono assolutamente dire che l’argomento non sia interessante, ma solo giornalisticamente non interessante. Non così il quesito che ci hanno posti alcuni lettori automobilisti che, anche con un supporto fotografico, ci hanno posto il seguente quesito:
Come dobbiamo comportarci nella normale circolazione stradale, nei pressi delle strisce pedonali. Quali, di quelle esistenti sono valide? Quelle grigie a S.Pietrini rattoppate con asfalto e quindi non visibili, quelle rosse e bianche o quelle bianche sbiadite che una volta erano regolari?
Bella domanda alla quale non siamo in grado di rispondere per assoluta incompetenza ed allora l’abbiamo girata a chi queste cose le mastica ogni giorno: Sergio Mottola svolge la professione di Patrocinatore Stragiudiziale in Teano il quale ci ha prima risposto che:
“Per prima cosa bisogna rispettare l’art. 141 comma 3 Cds, il quale dice che gli automobilisti o conducenti di veicoli a motore, devono rispettare una velocità, indipendente dai limiti imposti, tale da poter prevenire sinistri in prossimità di incroci, intersezioni, passaggi pedonali, visibilità stradale ecc, per non incorrere anche al comma 8 dello stesso articolo il quale prevede oggi, il ritiro della patente di guida”.
Va bene il rispetto del Codice della strada ma, se proprio dovesse l’automobilista incorrere in un incidente per colpa di questi passaggi pedonali, come si potrebbe difendere di fronte ad un verbale o nei confronti dell’assicurazione?
“Contesterei totalmente il contenuto del verbale chiedendo una immediata sospensione del ritiro della patente dinanzi al Giudice di Pace di Teano, facendo presente, magari con un idoneo servizio fotografico, l’inefficienza della segnaletica sull’asfalto, costata una montagna di soldi, ma realizzata senza rispettare le leggi Europee in materia”.
I soliti annosi problemi di questa nostra città. Da una parte i doveri, quelli dei cittadini che sono giustamente chiamati al rispetto delle leggi e dall’altra un’amministrazione comunale che disattende puntualmente (spesso senza sanzioni se non quelle elettorali) ogni minimo impegno derivante dalla responsabilità di pubblici amministratori
Severino Cipullo