
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi con Mauro Felicori soprintendente della Reggia di Caserta in occasione della sua ultima visita a Caserta
La notizia ha fatto il giro d’Italia e presumiamo anche d’Europa in poche ore, tanto è incredibile quello che è accaduto, proprio qui, vicino a noi a Caserta e precisamente alla Reggia Vanvitelliana.
Il personaggio principale della vicenda è il dottore Mauro Felicori, dirigente della Reggia di Caserta dall’agosto scorso con il compito di rilanciare la Reggia Questo signore si sarebbe reso responsabile di un comportamento irresponsabile: Lavora troppo. Si avete capito ma, cosa ancora più allucinante ed incredibile, è che a formulare quest’accusa sono alcune sigle sindacali che, in una segnalazione inviata direttamente al Ministro della cultura Dario Franceschini denunciano un eccessivo prolungamento dell’orario di lavoro del dirigente, che nei fine settimana non raggiunge la sua Bologna, che vuole rendere fruibile ai turisti la Reggia sette giorni su sette, eliminando la chiusura del martedi, che ha deciso spostamenti di personale per rendere la struttura più funzionale ed efficiente. Insomma è stato accusato di fare il proprio dovere.
Questo i sindacati firmatari della comunicazione proprio non lo possono tollerare e allora hanno deciso di puntare il dito su questo professionista che non ha capito come si campa.
Ancora in questo momento, a distanza di qualche ora da quando abbiamo appreso la notizia, stentiamo a credere che questo possa essere accaduto, nonostante lo scarso credito che da sempre attribuiamo agli operatori sindacali soprattutto di alcune sigle ben conosciute.
Ci siamo diretti verso la Reggia nel tentativo di incontrare qualche addetto ai lavori, un funzionario, un impiegato, anche un semplice custode ma non c’è sotto nulla da fare, tutti con la bocca cucita. Qualcuno si è limitato a mormorare che se volevamo incontrare qualcuno dei promotori avremmo dovuto andare in altre direzioni. Il nostro tentativo non è risultato completamente vano in quanto abbiamo incontrato il titolare di una impresa edile di Teano che è impegnata all’interno della Reggia a ristrutturare proprio quello che dovrà essere l’appartamento in cui alloggerà il Soprintendente che il sabato e la domenica non vuole tornarsene a casa. Si tratta dell’ingegnere Walter Guttoriello. Provocatoriamente gli abbiamo contestato che con l’attività della sua impresa si sta rendendo complice del Soprintendente perché ristrutturando il suo appartamento si creerà una condizione più favorevole alla sua permanenza in quel di Caserta. L’imprenditore ci ha guardati e sorriso, voleva tacere ma poi si è limitato a dire : ” E’ un piacere osservare l’operosità che si respira nelle fasi di restiling che sta restituendo la Reggia all’antico splendore. Certi risultati non si ottengono per caso, ma solo se a monte c’è una guida competente, attenta e fortemente proiettata al raggiungimento dell’obiettivo”.
C’è indignazione nell’opinione pubblica, il dirigente ha ricevuto la solidarietà di molte autorità prime tra tutte quella del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e una esplicita condanna da parte della Camusso, Segretaria Nazionale della CGIL. Certamente le sigle sindacali firmatarie dovrnno spiegare il vero significato di questa deplorevole iniziativa che non si stenta però ad inquadrare in un allarme lanciato da chi, probabilmente, era abituato ad altri ritmi, ad altre responsabilità e a non sentirsi vincolato a compiere il proprio dovere.
Arcangelo De Nunzio