Si parla tanto del 118, sulle pagine di cronaca locale e nazionale, a proposito di particolari fatti di cronaca o per interventi dove la tempestività e la capacità degli operatori si sono rivelati degli elementi chiave. Poi… poi si parla, purtoppo anche di 118 sottovalutati e di territori dove (come nel caso di Teano) solo dopo decenni di precarietà qualcuno si è ricordato di questa ‘importanza’ e ha cercato di assegnare all’organizzazione locale una sede più adeguata. Si, ma come funziona e chi anima da lontano, dall’alto e sulla strada il 118.
Andiamo con ordine, sfruttando anche, una volta tanto, qualche cognizione di chi scrive, partendo dagli elementi generali per arrivare al caso Teano. Ebbene, il 118 è il numero telefonico attivo in tutta Italia per la richiesta di soccorso medico per le emergenze sanitarie. E’ un numero unico nazionale, attivo 24 su 24, sette giorni su sette. E’ gratuito e vi si può accedere sia da telefono fisso che da telefono mobile. E’ stato istituito con Dpr 467600 del 27 marzo 1992 e demanda alle regioni l’organizzazione del servizio in varie centrali operative. In Campania il nucleo centrale è presso il Cardarelli di Napoli (Core) con 5 centrali nelle cinque province. Quella di Caserta è ubicata presso l’ospedale civile San Sebastiano ed è composta da un pool di medici infermieri e centralinisti diretti dal dott. Roberto Mannella medico dalle tante specializzazioni e dalle mille esperienze maturate in Italia e in giro per il mondo in occasione delle tante catastrofi e calamità naturali. La rete della centrale operativa di Caserta è composta da 36 postazioni con autoambulanze attrezzatissime per la rianimazione sul posto e il trasporto nei vari ospedali. Ogni ambulanza è equipaggiata con un medico, un infermiere, un’autista, un ausiliare soccorritore, tutti abilitati nelle manovre di soccorso e rianimatorie del primo soccorso.
Il servizio118 in provincia di Caserta è gestito, per la parte logistica, dalla Misericordie di Caivano del Governatore Cuono Pezone. Tale istituto fornisce ambulanze nuovissime con attrezzature d’avanguardia, il personale infermieristico e volontari ausiliari del soccorso. La postazione di Teano è composta da un’equipe di 12 medici (forniti dall’ASL), 7 infermieri e 7 autisti, tra i quali l’autista soccorritore Claudio De Maio e gli autisti Francesco Mone, Fiorello Caparco oltre ai dottori in scienze infermieristiche Antonio La Peruta, Valerio De Nardo, Vladimiro Menale. La postazione di Teano fino a qualche tempo fa condivideva i locali di Viale S.Reparata con il servizio Veterinario, ma, da quando è stato chiuso il Pronto soccorso attivo e il reparto di medicina dell’ospedale, si è trasferita in un paio di stanze del reparto di medicina.
Per chiudere vale la pena ricordare a tutti che, in uno scenario desolante della sanità a Teano ed in tutto il comprensorio, dopo il ridimensionamento del presidio ospedaliero, avere un’ambulanza del 118 pronta e disponibile in pochi minuti rappresenta almeno una assicurazione per un pronto intervento che scongiuri ulteriori conseguenze traumatiche dovute al ritardo o alla imperizia del primo soccorso. Per il momento obtorto collo, in attesa di tempi, politici e amministrativi migliori, questa è la situazione.
Giovanni Caparco