Tutto, in natura, ha una sua lirica essenza ideale, un’esistenza comica.
George Santayana.
È una sera come tante, ancora più luminosa. IL campanile
dell’Annunziata buca la notte. La pianura all’orizzonte risplende di
luci. Lasciamoci andare a un’innocente fuga nelle terre della fantasia
lmmaginiamo per un momento la Casa Comunale accogliente , piena di
luci, di suoni, di colori, di odori, di sapori. lnondata dal piacevole
calore di un camino . Gente che va gente che viene, saltellando sulla
scala del Municipio. In piena gioia, senza rancori e bollori
elettorali.
L’amministrazione comunale , minoranza inclusa, si offre ai suoi
concittadini, in una cena di pace. Alla buonora.
Pietanze di assessori e con(s)iglieri, non in una intenzione da
cannibali , ma in una purificatrice offerta di pace, . Così: …un po’
per celia, un po’ per non morire.
“Signorina Genoveffa, preferisce un migliozzetto in salmì, o vuole
assaggiare una laurenzata alle fragole di bosco di Carbonara, il tutto
abbondantemente annaffiato da un Tranquillo di Montalcino d’annata?”
L’anziana dama pudicamente si fa da parte, rossa in viso, mentre
preferisce sgonnellare in un angolino semibuio, presso il finestrone,
a gradire in santa pace un piattino di pernici alla cacciatora con
bellittini casamostresi alla grappa.
Al centro del salone troneggia su un tavolone stile Napoleone un
trionfo di Nìcoli ai funghi porcini, serviti e cucinati
dall’imbattibile Fra’ Temperazzo da Forlì magistrale in culinaria e
altro ancora. La prestigiosa chitarra di Pinuzzo Lacetera carezza le
orecchie dei convitati più esigenti.
Nel cortile, per i più giovani, si esibisce una scatenata Ornella
Vanoni, vestita da passista brasiliana, ossia quasi nuda, con un
saltellante Gino Paoli alle percussioni. C’è chi voleva Zucchero dopo
tanto amaro , ma era in tour a Cuba.
Ecco iniziare le danze, ufficialmente aperte da Messer Don Nicola, per
la gioia di civettuole Dame .
In un’ atmosfera sempre piu’ magica e rarefatta, illuminata dalla luce
tremula di mille candele e profumata di sentori di vaniglia, ecco le
prime coppie iniziare a volteggiare.
Nuvole sfavillanti di luce gli abiti leggiadri delle dame, atletici i
loro cavalieri, in una livrea dal sapore retro’…..
Il fascino si diffonde come un profumo prezioso e misterioso, e le
suadenti note musicali si intrecciano a una sensualità crescente e
morbida.
Tra un tango, un valzer e un cha cha cha, c’e’ tempo per deliziare il
palato con magici dessert, serviti dagli impiegati comunali, i quali
si avvicinano solerti portando cristalline coppe di frizzantino
champagne e frutti di bosco in uno stupore dolce di meringa….Grillo
in saio da francescano, gigiona in un megapalco coperto allestito in
piazza Municipio, pronunciando un ardente quaresimale che ricorda
Lacordaire. Nessuno si offende. Anzi.
Un elegante e misurato capocameriere sta servendo alla folla una
fumante zuppiera di Paccheri alla Montfort, . Mentre sul tavolo vicino
galleggia in una magnifica sperlunga di Capodimonte un appetitoso
guazzetto di passeretti toscani alla maremmana.
Solenne fa l’ingresso, alle 23 circa, il piatto forte del cenone
danzante, una succulenta Pentella, saporosa di aglio e rosmarino con
contorno di puré toscano.
Più in là la tavola invita a pasti senza sosta E’ diretta da un
servizievole scaccino, esperto di sacchi e pattumiere , in livrea di
maggiordomo veneziano, parrucca, cipria, lustrini e mazzapicchio
compresi. Un bellissimo Eddy Ruozzo gorgheggia la telecronaca minuto
per minuto, con la sua voce sexy, da una redivíva e attualizzata Radio
1 Teano-tv.
A mezzanotte, prima che le cenerentole sidicine si vaporizzino, lo
chef municipale, al posto degli scontati spaghetti aglio, olio e
peperoncino, decide di improvvisare alla folla, un piattone di telline
al tizzone, alternate a lucide zuppiere di Cascano, grondanti linguine
allo scoglio .
E per chi non riuscisse totalmente a digerirle, ecco spuntare dal
cilindro del Mago Zurlì il Mago del Giovedì, il dottor Gliottone, in
abiti da monaca francese, alias le Figlie della carità dal bianco
cappellone ad ali di gabbiano, seguito a ruota dal barelliere hawayano
Rapa Nui, pronti a effettuare una riabilitazione gastrica a mezzo
lavanda.
E cosi tutti i salmi, anzi i salmì finiscono in gloria.
Giulio De Monaco