Buongiorno Direttore,
le scrivo la presente per portare a conoscenza, oltre tutte le problematiche che affligono, ormai la nostra agonizzante città, il seguente episodio, dire rincrescioso è un elogio.
Mi sono recato mercoledì 07.u.s. alle ore 18,30 presso il Cimitero frazionale di Tuoro Casafredda per una visita ad un mio caro congiunto e con mio rammarico ho notato che i cancelli di ingresso erano chiusi con il lucchetto. Mi avvicino al cancello per verificare gli orari di apertura e leggo testualmente : orario estivo dalle ore 16,00 alle ore 19,00. Pensando che il custode era in ferie, faccio ritorno a Teano col pensiero di ritornare il giorno seguente. Infatti giovedì 08.u.s. sempre intorno alle 18,30 mi reco di nuovo presso il cimitero e mentre mi accingo a parcheggiare, noto che un’autovettura Fiat Panda con scritta Polizia Municipale, sta andando via. All’interno vi intravedo il custode che, alla mia vista, invece di fermarsi e chiedere se dovevamo fare visita a qualche congiunto, sfreccia via e se ne va. I cancelli erano chiusi!.
Inviperito, tornando a Teano capoluogo mi reco presso i locali dei VV.UU. che, dopo mia formale ed educata richiesta del perchè i cancelli del cimitero venissero chiusi alle 18,30 e non alle 19,00, una vigilessa, dopo aver effettuato gli opportuni controlli sull’orario, mi comunicava che non era compito loro verificare gli orari di apertura e chiusura, ma dovevo farlo presente a mezzo comunicazione scritta all’ufficio del personale !.
Mi domando ma chi deve effettuare i controlli sul territorio? Ormai, tralasciamo la sporcizia, l’incuria e la spazzatura in cui versano i ns. cimiteri (capoluogo e soprattutto frazionali), ma almeno che ci lasciassero visitare i ns. cari negli orari previsti. Come si usa dire, siamo proprio alla frutta, ognuno si gestisce gli orari propri, apre e chiude a comodità. Mi scusi per lo sfogo, ma tutto sopportiamo, acqua al calcare, servizi di spazzatura e ritiro inefficienti, servizi sociali e scolastici inefficienti, ma i morti almeno loro lasciateceli visitare !.
Un saluto Vetrano Domenico