TEANO – “Questo comune non può piegare la schiena davanti ad una tassa ingiusta che metterà in gravissime difficoltà tante oneste famiglie. Questo comune dovrebbe prendere tempo come stanno facendo tanti altri enti locali che si stanno opponendo alla tassa sulla casa. Una tassa che va anche contro i principi cristiani legati alla procreazione. Infatti le esenzioni valgono fino a quattro figli a carico e nel contempo vengono esclusi coloro che hanno superato i 26 anni di età. Una vera ingiustizia. Per questo chiedo a questo consiglio comunale di non approvare stasera il regolamento per l’Imu e di rimandare la discussione e di unirci alla protesta che in tanti altri paesi d’Italia – circa mille comuni – si è già levata forte”.
Queste, in sintesi, le affermazioni dell’avvocato Ciro Balbo durante l’ultimo consiglio comunale nel quale è stato approvato il regolamento Imu (Imposta Unica Municipale). L’assemblea però non ha ascoltato l’invito del consigliere ed ha approvato – con il solo voto contrario di Balbo e Carmine Corbisiero, appunto – il regolamento per la tassa Imu.
Una tassa per mantenere la casta, una tassa di cui almeno i due terzi sarà assorbita dallo Stato centrale e solo un terzo circa, resterà nelle casse del comune per la normale amministrazione.
Balbo ha ben interpretato l’amarezza di tante famiglie che si vedono costrette a nuovi sacrifici per mantenere la casta, quella odiosa casta dei politici che tutto sembra riuscire a fare tranne che tagliare i propri privilegi. Prima di chiedere sacrifici alla gente servirebbe dare dimostrazione di fare sacrifici.
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