Il romanzo è incentrato sull’incontro tra Frank, turista americano apparentemente alla ricerca di avventure sessuali, e Kenji, giovane guida turistica senza licenza che cerca di sbarcare il lunario accompagnando turisti stranieri alla ricerca di piacere per i quartieri del sesso di Tokyo. L’incontro trasformerà la vita sia di Frank, partito per il Giappone nel tentativo di recuperare una stabilità psicologica mai trovata e Kenji, che si ritroverà proiettato all’interno di un turbine di violenza, orrore e pazzia.
Opinione personale:
Libro a lettura veloce e coinvolgente, è andato giù in un pomeriggio. Da una immagine rapida ma abbastanza esaustiva della Tokyo dei piaceri e della perversione, con una decisa idolatria del denaro e della realizzazione di sè attraverso i beni materiali, contrapposta ad una desolante miseria d’animo. La figura di Frank è accompagnata da alcuni canoni (diversità in sè e scoperta della diversità in una società, ricerca di un equilibrio, gusto per l’orrido) che non ne indeboliscono l’impatto sul lettore, tutt’altro.Si vive con Kenji il coinvolgimento in un quadro tipico da sindrome di Stoccolma, quando l’efferato omicida, illustrando la sua visione del mondo, arriva a far confondere gli elementi strutturali della morale comune. L’effetto è quello di una zuppa, in cui Frank non si cala anche avendone la volontà e in cui al contrario Kenji vive la sua quotidianità.Il passaggio dei 108 bonno è spettacolo puro, con un ritmo lento e poetico, accompagnato dalla denuncia della decadenza culturale in Giappone, che non ti aspetteresti da uno scritto passato attraverso la violenza più efferata e gratuita. Bello.
Titolo: Tokyo soup
Autore: Murakami Ryu
GATTA CLAUDIO