Natale ci dona il Vescovo dalla Puglia inondata dal sole e dalla gioia. Ce lo dona con un sorriso smagliante ce lo dona sulle ali del vento e della speranza. Ce lo dona in un momento di oscurità-
Avete cantato a voce spiegata in pubblico riferendovi alla Vostra bellissima sposa che siamo noi quelli di Teano e Calvi senza dubbi né esitazioni: “Vi voglio bene ma dirlo sono solo chiacchiere bisogna dimostrarlo a fatti. E io vi voglio bene e ve lo dimostrerò e non vedo l’ora di stare tra Voi con Voi per Voi.”.
La vostra è una dichiarazione d’amore che accogliamo volentieri rinserrandola nello scrigno ingemmato della nostra memoria come il bene più bello e prezioso. Siamo stati traditi. E non diciamo da chi perché è Natale. Misericordi noi Caleni e Teanesi li abbracciamo nei candidi odorosi lini del perdono pasquale. Li perdoniamo ma le ferite restano e attendono di essere sanate. E Voi lo farete perché credete, con la forza della fede, alla onnipotenza di Dio. Quel Dio che Vi invia tra noi Angelo di Speranza e Consolazione con largo sorriso e le benedicenti braccia spalancate in un abbraccio di paterno affetto.
Quel Dio che allieterà ancora una volta la nostra indomabile giovinezza. Grazie per venire tra Noi nella Vostra e Nostra nobile Città Episcopale con piena disponibilità con libera avvertenza e deliberato consenso.
Fin da ora Vi abbracciamo aspettando il ruggito consolatorio e liberatorio di Voi splendido Leone d’inverno.