Preannunciato da qualche manifesto affisso all’ultima ora, il convegno organizzato dal PD locale ha visto la prevalente partecipazione dei giovani PD, alcuni amministratori e qualche storico rappresentante della sinistra. Peccato perchè, comunque la si pensi, questi sono argomenti che dovrebbero interessare un pò tutti, indipendentemente dall’appartenenza.
Al tavolo dei relatori, come da programma, si sono accomodati il segretario della sezione Landolfi, il sindaco Raffaele Picierno, il segretario provinciale Dario Abate, e gli onorevoli Graziano e Picierno.
L’argomento all’ordine del giorno era quello di spiegare ai convenuti, il punto di vista del PD sugli effetti della manovra economica appena licenziata dal parlamento italiano su proposta del Governo Berlusconi.
Landolfi si è limitato a presentare gli oratori ai quali ha dato poi la parola a partire da Raffaele Picierno che ha letto un breve discorso, prima di passare la parola al segretario provinciale Dario Abate il quale ha letto una lunghissima relazione, risultata almeno inopportuna, perché ha tolto tempo ai successivi oratori.
Intervento calibrato ed anche interessante invece quello dell’on Graziano che ha riportato pensieri ed ipotesi raccolte alla conferenza di Draghi e al convegno dell’ANCI, circa l’opportunità di riconsiderare proporzionalmente alla produttività, i compensi e le pensioni dei dipendenti, differenziazione dei contratti e costi tra rapporti a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato (in questo caso a berlusca costerebbe qualcosa in più), denota sicuramente più dinamismo e propensione all’ascolto fuori delle linee di partito.
Intervento meno interessante dell’on Pina su cose già note, pubblica tirata d’orecchie a Ferdinando Zanni che in prima fila commentava con Pino Pasquale, il fatto che erano cose già note e che non erano contestualizzate al luogo.
Animato siparietto a fine convegno in Piazza Municipio con scambio di battute e toni accesi tra, il richiamato Zanni e gli onorevoli Pina Picierno e Graziano
Dalla Redazione