In realtà si chiamava Antonio Mignone nato circa 80 anni fa da Rocco brigadiere dei Reali Carabinieri e Luisa due splendidi coniugi che lo avevano educato alla lealtà, all’amore del bello e del buono, al rispetto del prossimo, all’affezione per TEANO il Paese che abitava e che Lui chiamava LA STELLA DEL POLO .
Conseguì la laurea in Lingue e letterature romanze ( Francese Portoghese Spagnolo) presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli fondato dall’Abate Matteo Ripa col nome di San Gregorio dei Cinesi. L’affettuoso appellativo di Mignonnsen gli derivava da affinità e assonanze con Teodoro Mommsenn lo studioso che aveva divulgato una corposa raccolta di epigrafi latine tra cui quelle di Teano e territorio sidicino.
Scrivo solo adesso questa nota biografica per onorarne la memoria in quanto essendosi trasferito all’altro mondo ben prima di Pasqua, in Famiglia mi avevano tenuto nascosta la luttuosa notizia per non addolorarmi. Gli volevo un gran bene e ne ero fedelmente ricambiato . Il Professor Mignone coltivava con tenacia la passione del papiromane ossia raccoglieva con minuzia tutte le opere stampate e anche manoscritte riguardanti Teano e un territorio più ampio che andava dalle sorgenti del Liri alle foci del Savone e del fiume etrusco e oltre.Possedeva tutti i cataloghi di librerie antiquarie e se ne serviva largamente. Non so come riuscì a procurarsi perfino una copia scritta da me a 4 zampe con Guido della Cattedrale di Teano del 1977 con firma autografa e dedica dello scrivente al Prof. Silvio Zavatti direttore dell’unico Museo Polare d’Italia.
Collaborò al periodico “il sidicino” ai tempi della direzione di Guido con scritti felicemente intuitivi.E qui l’emozione mi sorprende per cui concludo affrettatamente questo memorial rivolgendo senza enfasi celebrativa al neosindaco di Teano Professor Alfredo D’Andrea e alla sua compagine vincente, insieme all’anima eletta del caro Antonio, l’ amichevole invito a prendersi cura con zelo e competenza di questa nostra beneamata STELLA DEL POLO restituendola alla dignità e alla freschezza di un tempo. E di farlo con lo stesso ardore amore e dedizione che indirizzerebbero a una MADRE.
E sia così.
Giulio De Monaco