La vicenda è relativa alla perdita dei finanziamenti (circa 300.000 euro) per attuare significative azioni di promozione e valorizzazione legate alle azioni di restauro e recupero dei siti di interesse storico, artistico, architettonico e archeologico della città di Teano. Il presunto responsabile di questa brutta vicenda. Sarebbe il dirigente tecnico comunale Fulvio Russo Responsabile Unico del Procedimento che con una comunicazione interna del 16/05/2014 comunicava “l’inopportunità di procedere all’affidamento delle opere per l’impossibilità di realizzare le opere progettate nel termine fissato dalla Regione”.
Nel frattempo i progettisti incaricati dal Comune avevano presentato regolare parcella per il pagamento dell’impegno professionale svolto in convenzione con il comune di Teano e successivo decreto ingiuntivo, divenuto poi esecutivo e approvato dal consiglio comunale come debito fuori bilancio.
Intanto la Regione in data 30/07/2015 notificò di aver deliberato la revoca del finanziamento proprio in conseguenza di tale paradossale situazione.
Non c’è bisogno di sottolineare quali danni tale provvedimento ha comportato sulla intera gestione politico amministrativa dell’Ente ed il sindaco nel suo esposto alla Corte dei Conti lo ha chiaramente sottolineato quando spiega le motivazioni che lo hanno indotto ad intraprendere una iniziativa tanto drastica: “Le finalità dell’esposto sono quelle di mettere al corrente la Corte dei conti su presunte irregolarità nella gestione del denaro o del patrimonio pubblico, alfine di attivare la competente Procura Regionale per i necessari accertamenti sui fatti fino ad una eventuale citazione in giudizio dei presunti responsabili, allo scopo di chiamarli al risarcimento del danno…” Le preoccupazioni del Primo cittadino vanno oltre, egli afferma infatti che:” la lettura degli atti dimostri il grave danno subito dall’Ente e che un’attenta legittima propositiva, dinamica e intelligente conduzione delle attività da parte del R.U.P. avrebbe potuto permettere di raggiungere il risultato amministrativo fissato legittimamente dall’Amministrazione e avrebbe evitato di esporla ad un impopolare insuccesso programmatico”.
Sono noti i tentativi promossi dall’Amministrazione per attivare tutte le forme di tutela miseramente falliti per una serie di circostanze riconducibili sia ad una superficiale analisi normativa e sia per l’inerzia mostrata dai soggetti coinvolti. Ma la dichiarazione più allarmante rilasciata dal sindaco Di Benedetto si riferisce alla sottolineatura “ della gravità delle cose accadute e il terrirficante esito che ne è scaturito che di fatto potrebbe disarmare permanentemente l’Amministrazione di fronte al verificarsi di fatti similari, allorchè il sistema interno di salvaguardia dei legittimi obiettivi fissati dagli Organi elettivi è disinnescato, superficiale, autoprotettiva, autoreferenziale o dormiente”.
Gli organi di giustizia amministrativa faranno chiarezza sulle responsabilità individuali di questa brutta vicenda, resta comunque l’amara constatazione e sensazione diffusa nell’opinione pubblica che nella nostra città sono ormai anni che un settore fondamentale dell’economia locale è risultato inquinato da regole non scritte e che appartengono a codici molto diversi da quello universalmente definito eticamente e legalmente corretto nella gestione della cosa pubblica. Sono recenti infatti i provvedimenti dell’Amministrazione intervenuta per assegnare, all’interno del settore tecnico, nuove deleghe a due diversi funzionari Comunali esattamente l’ing. Tommaso Compagnone e l’avv. Fernando Zanni
La città di Teano attende che si faccia chiarezza su questa ed altre vicende perché, come disse qualcuno, se non persegui i responsabili di comportamenti illegittimi o presunti tali, potresti essere accusato di complicità.
Monsieur Travet