Taràssaco
Il Taràssaco (Tarassacum Officinalis Weber s.l.) appartiene alla famiglia delle Asteracee. Comunemente è conosciuto con il nome di soffione o dente di leone.
Oltre a questi due termini, ha anche un nomignolo curioso, piscialetto poichè in passato si raccontava che chi lo raccoglieva la notte avrebbe bagnato il letto.
Il taràssaco è una pianta erbacea perenne. Presenta foglie oblunghe elanceolate con margine dentato. Il fusto è uno scapo cavo, glabro e lattiginoso. Caratteristica è l’infiorescenza, detta capolino, di colore giallo-dorato. Piccola curiosità: Il capolino del tarassaco è molto gradito alle api poiché fornisce nettare e polline.
Il taràssaco è diffusissimo sul nostro territorio, infatti possiamo trovarlo ai lati delle strade, nei campi incolti e lungo i sentieri.
Questa sua larga diffusione lo ha reso quindi protagonista sia in campo culinario (come insalata) che in campo farmaceutico (per le sue numerose proprietà benefiche).
I principali componenti del suo fitocomplesso sono triterpeni, steroidi, flavonoidi, sesquiterpenlactoni (acido taraxinico, etc.) principi amari (tarassacina), inulina, vitamine (B1, B2, C, E ), acidi grassi insaturi e sali minerali che conferiscono alla pianta caratteristiche amaro-toniche e digestive.
Le proprietà depurative del taràssaco agiscono sugli organi emuntori stimolando quindi le funzioni renali, epatiche e biliare favorendo così l’eliminazione delle tossine. Nell’ambito fitoterapeutico vengono usate le foglie e le radici essiccate per la loro attività depurativa (aiuta ad eliminare le tossine), diuretica(favorisce l’eliminazione dei liquidi), dispeptica(digestione lenta) ed antinfiammatoria.
Come si prepara?
Infuso: è il metodo ideale per trattare parti delicate di una pianta come fiori, foglie. In questo modo si ottiene un’alterazione minima dei loro principi attivi. L’infuso viene preparato versando acqua bollente sulle parti di parta sopra indicate coprendo il recipiente, passati circa 5-10 minuti il preparato viene filtrato e consumato.
Decotto: indicato per radici, semi e cortecce. Si esegue versando le parti scelte in acqua fredda che poi verrà portata ad ebollizione per circa 10 minuti. Il preparato va filtrato e poi consumato.
Improta Salvatore