Caro direttore,
rispondo solo perché il titolo ed il brevissimo commento tuo all’articolo del mio cortese interlocutore sono un po’ maliziosi e non vorrei lasciare interpretazioni oscure su quanto scrivo. Io nella mia vita ho fatto il tifo solo per il Napoli di Maradona, poi ho cercato di non avere veli sugli occhi, di usare cioè solo il cervello. Può darsi che l’abbia usato male, non dico di no, però rivendico la correttezza dei miei pensieri, cosa che avviene anche in questa circostanza. E poi sono in una fase della vita in cui la libertà di pensiero è ancora più spiccata.
Per la verità non intendevo rivolgere critiche “a prescindere”, volevo solo lanciare un avvertimento, e lo posso fare solo con pubbliche note, dire “Badate che il tempo sta scorrendo inesorabile, e l’impegno assunto in campagna elettorale, di procedere all’approvazione del Piano urbanistico, si corre il rischio di non rispettarlo”. Dico la verità, mi aspettavo, forse ingenuamente, che qualcuno rispondesse “Guarda che sbagli ad essere pessimista, stiamo lavorando sottotraccia, abbiamo già fatto questo e quello, ed intendiamo fare ancora quest’altro e quell’altro, i tempi e gli impegni saranno rispettati”. Invece, mi è stato risposto ad un breve inciso che riguarda il bilancio testé approvato, ma non dispero che qualcuno si prenda la briga di chiarire l’argomento principale.
Ho l’impressione che gli amministratori ex soci di “Città sottili” non si siano ancora accorti che governare in maniera democratica e trasparente una città complessa come Teano non è la stessa cosa che dirigere o far parte di un’associazione, cioè devono mettere in conto le critiche dei cittadini.
L’assessore afferma che quei 150.000€ sono stati stanziati e là restano in attesa di essere spesi per quel fine? Beh, io sapevo che comunque dovevano comparire in un bilancio di previsione, trattandosi di un bilancio pluriennale, ma può darsi, anzi sicuramente, sbagli. L’importante è che non ce li trasciniamo nei residui di anno in anno senza centrare l’obiettivo. Mi si risponde ancora che gli uffici non hanno richiesto cifre per il PUC per il 2014 e gli anni successivi. Perché, sono gli uffici competenti a fare queste richieste? Rebus sic stantibus, amministrano gli uffici competenti! Infine, credevo che un bilancio di previsione dovesse essere chiaro e leggibile per i cittadini, e non un documento ad uso iniziati. L’incarico di assessore esterno all’ottimo dott. Sacco, libero professionista, competente e di sicura valentia, universalmente stimato, era una garanzia a questo fine. “Ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni”, Max Weber. Affermazione sacrosanta!
Ma io avevo posto succintamente due quesiti di ordine politico. Il primo: perché un bilancio preventivo viene approvato a metà ottobre dell’anno a cui si riferisce? La cosa, oltre ad apparirmi comica in sé, o stupidamente burocratica, comporta che nei mesi trascorsi si è andati avanti coi dodicesimi, in un tranquillo tran-tran mi pare poco apparentato alla rivoluzione promessa.
Il secondo: chi ha discusso e deciso la ripartizione delle spese e degli investimenti, se ci sono? Cioè, mi spiego meglio, dietro quel bilancio, annuale e poliennale, c’è un disegno, una visione del futuro, un “progetto”, come detto in campagna elettorale, e qualcuno, una volta elaborato, ne ha discusso in un organo collegiale (Giunta, gruppo consiliare, ecc.), prima di portarlo in Consiglio? Mi chiedo questo perché sembra un compitino burocratico elaborato dagli uffici. Visto che mi interessava conoscere “quel” progetto, e considerato che non ne ho trovato traccia né nella relazione né in altri documenti, ho chiesto in giro, ma mi è stato risposto che la forma consultiva utilizzata è stata la domanda “Per la tua delega di quanto hai bisogno?” (“ ‘A Frà, che te serve?” Antiche memorie democristiane…). Può darsi che mi hanno riferito notizie errate, mi piacerebbe saperlo. Certo, anche io sono convinto della capacità dei consiglieri comunali di leggere e comprendere il bilancio, altrimenti non li avrei votati, però qualcuno, e non io…, non li ha ritenuti in grado di discuterne collegialmente PRIMA del Consiglio Comunale. Se è vero, come mai?
Gino Gelsomino