Con la legge regionale numero 13 del 08/07/2019 , la regione Campania obbliga tutte le attività commerciali ad effettuare la misurazione, all’interno dei locali situati al piano terra, interrati e seminterrati aperti al pubblico, della concetrazione del gas Radon che si potrebbe sviluppare in maniera naturale e che risulta essere inodore, incolore e insapore e che, superiore a determinati limiti, provoca danni alla salute. Questa la notizia semplificata che non è sfuggita al sempre attento Alessandro Lepre che attraverso i social, ha avvertito di questo nuovo obbligo per i commercianti. Notizia che però mette in evidenza, ancora una volta, le mille difficoltà caricate sulle spalle di una categoria. A lasciare senza parole come sempre, i modi e la scarsa considerazione di chi paga le tasse e deve lavorare per la propria attività e dovrebbe anche leggere i bollettini ufficiali di centinaia di enti legiferatori che ogni giorno ne cacciano una, senza nemmeno avere la bontà di inviare una comunicazione scritta alle partita iva. Se ti distrai un attimo , prendono quell’attimo per distruggerti. Perche addirittura fra le sanzioni per chi non si adegua è previsto il ritiro dell’agibilità del locale, con conseguente impossibilità a proseguire l’attività. Considerando inoltre che tutte le attività commerciali sono situate al piano terra , interrato o seminterrato, tutti devono adeguarsi. Inoltre le indicazioni sono anche complesse. Bisogna misurare questi gas per un anno intero , raccogliere i dati e poi inviarli al comune e all’Arpac. Chiaro che sarà necessario per i commercianti servirsi di tecnici specializzati con ulteriore esborso di soldi da parte di chi si sente già tartassato e con evidenti difficoltà (da notizie ufficiose oltre i 200 euro) . Sempre da notizie ufficiose pare che il Comune di Teano si stia attivando attraverso un pubblico manifesto e la pubblicazione sul sito ufficiale del comune, di un avviso per informare i commercianti. Alleghiamo inoltre un comunicato del CNA che prova a riassumere questo nuovo obbligo.
Massimiliano Stefàno