Questo mese non vogliamo parlare di sport, quello classico, riferito ai risultati delle nostre squadre di calcio, a cinque, a undici, insomma non ci va di parlarne. Questo mese vogliamo dedicarlo ad un amico, un vero sportivo, che ci ha lasciati: Guglielmo Esposito.
Un anno, un lungo anno di sofferenza prima di arrendersi al male che ti colpisce improvviso, quanto meno te lo aspetti, a soli 57 anni, quando hai ancora tante cose da fare, organizzare la trasferta dei tuoi giocatori, parlare con gli sponsor per battere cassa, preparare il ricorso e tante altre cose che Guglielmo faceva con lo spirito di servizio, quello stesso che egli ha sempre usato durante la sua carriera di militare dell’arma.
Mai un tono alterato, sempre cortese e disponibile. La nostra redazione sapeva che poteva contattarlo in qualunque momento e mai, anche dopo una ennesima sconfitta della sua cara Zupo Teano, si lasciava andare al pessimismo. “Siamo stati sfortunati, l’arbitraggio non ci è stato amico, purtroppo le risorse economiche sono poche, i ragazzi ce l’hanno messa tutta” e poi si caricava in attesa della prossima partita.
Ci chiedeva spesso di parlare della sua squadra amatoriale, perché Guglielmo amava anche praticarlo lo sport della sua vita: il calcio.
Oggi noi parliamo di un amico ma soprattutto di una sportivo che non c’è più. Oggi noi vogliamo ricordare un uomo semplice ed un grande sportivo, insomma una persona perbene.
Guglielmo abbiamo dovuto cancellare il tuo numero telefonico MA, non ti cancelleremo mai dalla nostra memoria.
Marco Guttoriello