4 novembre, commemorazione della fine della prima Grande Guerra, del Milite ignoto o fate un po’ voi. Una bandiera lisa, strappata, stinta che sventola su un vecchio monumento. Una corona appena messa, simbolica del ricordo e due macchine in divieto di sosta a ridosso dello stesso monumento nonostante vi siano stalli liberi. Pietre e stoffa. Ma dai che fa… cosa vuoi che rappresenti una “Bandiera” o un “Monumento” al giorno d’oggi!
La via Adriana frana. Cadono giù per una scarpata le prime basole. C’è chi passa, butta uno sguardo. C’è chi corre via, chi è completamente disinteressato. Ma sì, cosa vuoi che sia una vecchia strada con buona pace dei bla, bla, bla vivremo di turismo.
La vecchia struttura che una volta ospitava la scuola Laurenza: fatiscente, aperta, completamente abbandonata. L’incuria la fa da padrone, forse manca un cancello. Si manca il cancello! Qualcuno lo avrà rubato? Ma dai che fa, pensiamo alla salute… basta che ce sta o’ sole, basta che ce sta o’ mare… un attimo ma noi il mare non lo abbiamo, o no?
Collina di S. Antonio, a ridosso dello spazio fiere, vuoi la mancata manutenzione, vuoi gli agenti atmosferici, Teano finalmente ha la propria piscina; le macchine passano nella zona ora riservata ai tamponi, qualcuno lancia una lenza sperando che abbocchi ancora qualche pesce, altri scappano verso Casamostra o verso Casi dove troveranno, in due chilometri, ben settantadue buche… ma che fa, bisogna pur scrivere qualche record!
Via Rio Persico, Prima macchina, a seguire Gradavola e Seconda Macchina… peggio di un uno due pugilistico… se salti un fosso ne prendi due e vinci un bel treno di gomme nuove… purtroppo lo paghiamo noi!
Il Centro Storico cade… beh e che ci frega! La prossima volta farà più attenzione dove mette i piedi. Nel frattempo cade l’ennesima pietra che non fa più rumore. Silenzio … neppure il Campanile fa sentire la sua voce scandendo l’incedere del tempo. Ma i 400 mila euro di cui si parlava nel Ferragosto 2018 che fine hanno fatto?
Garibaldi e Vittorio Emanuele assisi su due cavalli si stringono la mano contandosi le reciproche crepe… beh il tempo passa per tutti! Piuttosto che maleducati… quest’anno sono andati a Vairano Patenora.
Ci fermiamo qui, non infieriamo oltre, pensiamo alla “questione meridionale” va. Il Sindaco ci dice dalle pagine del “Mattino” che, grazie all’azione sinergica non sa più lui neppure con chi, potremmo colmare in gap con il nord Italia… seee va be! Asteniamoci dai commenti. Abbiamo l’impressione di sparare sulla croce rossa… ah no, guai a nominare l’ospedale. Per quello tante e tante bugie. Ok, almeno sono state raccontate bene! O no? Ed intanto la bandiera, la stessa di prima continua a sventolare lentamente, lisa, strappata, sbiadita. Piegata su sé stessa, ferita nel suo orgoglio… ha memoria dei fasti del passato ed il ricordo provoca dolore. E come quella bandiera anche Teano… abbandonata al vento, piegata sui ricordi, ormai indifferente a tutto, con la coscienza ammainata. Ora una Città, la Nostra, capisce e comprende tutto: capisce e comprende (è un dato storico) – spesso la ricerca – l’incapacità; capisce e comprende le difficoltà; capisce e comprende pure gli “appiccichi” di potere per la gestione della poltroncina… ma su ciò che non dovrebbe mai passare è sull’indifferenza e la mancanza di impegno. Alzi la mano chi in tre anni, da qualunque parte, ha visto impegno nei nostri amministratori. Ed allora l’esortazione dovrebbe essere unanime: per dignità e per amore della città, pensate seriamente a… fino in fondo siamo educati!
Carlo Cosma Barra