Il susseguirsi di notizie riguardanti il destino dell’area del ex stabilimento “
Nel periodo dell’emergenza rifiuti in Campania, correvano addirittura voci della realizzazione di un probabile sito di stoccaggio. Successivamente, si è ipotizzata la realizzazione di un quartiere residenziale.
Nel contempo però a tenere in allarme l’intera comunità della zona, è la distesa di coperture di amianto posto sopra i numerosi capannoni presenti in tutta l’area. Queste coperture, stanno subendo l’inevitabile deterioramento del tempo, con tutte le conseguenze che ne derivano. La vegetazione, molto rigogliosa in tutta l’area, sta prendendo il sopravvento sui numerosi siti di quelli che furono i depositi di materiale esplodente, costruiti a suo tempo, nelle scarpate a pochi metri dal fiume Savone. Questa vegetazione, formata nella maggior parte da alberi di acacie che in alcuni punti sovrastano le coperture di amianto, con la complicità delle alterazioni meteorologiche, potrebbe abradere la loro superficie, disperdendo nell’aria le pericolosissime fibrille di amianto, altamente nocive per la nostra salute.
Il dottor Gerardo Ciannella, direttore del servizio medico e prevenzione dell’ospedale “Monaldi” di Napoli, autore di una ricerca iniziata nel
Per la difesa della loro salute, molti cittadini chiedono informazioni chiare a proposito della destinazione di tutta l’area della ex fabbrica, e invitano gli organi competenti a vigilare attentamente sulle fasi di bonifica delle coperture di amianto.
Americo Balasco