Alcuni mesi fa, su sollecitazione di alcuni lettori, avviamo una piccola indagine per capire cosa e perché aveva provocato l’interruzione dei lavori di costruzione di una rotonda, oggi scopriamo invece che sono due, a distanza di cinquanta metri l’una dall’altra, al bivio di Torri celle, sulla Casilina.
Qualcuno aveva opportunamente segnalato alla soprintendenza Archeologica che, gli cavi avviati per costruire la rotonda, quella più vicina a Calvi Risorta, avevano fatto affiorare una necropoli risalente addirittura al quarto secolo avanti Cristo. Si disse che erano stati recuperati molti reperti archeologici di grande valore, tutti o parte recuperati dal personale della locale Soprintendenza. Contemporaneamente si scopre che adiacente alla necropoli erano affiorati anche i resti dell’Antica via Appia, come si può notare dalla foto allegata.Dopo
qualche mese di fermo cantiere, i lavori sono stati ripresi e voilà, della necropoli e dell’Antica Appia non c’è più traccia. Un manto di bitume li ha inesorabilmente coperti. Abbiamo chiesto ad un esperto locale il quale ci ha fornito la seguente spiegazione: “Se la necropoli è stata ricoperta significa che l’ANAS ha avuto l’autorizzazione a farlo da pare della Soprintendenza Archeologica. Tuttavia, è opportuno precisare che per le necropoli, a meno che le tombe non abbiano una struttura monumentale, una volta esplorate e tolti i corredi dalle tombe, sono destinate ad essere di nuovo ricoperte dato che è sostanzialmente è impossibile preservarle dall’ingiuria del tempo”.
Se lo dicono gli esperti c’è da credergli, ciò che sorprende è la celerità con la quale è stato sbloccato il cantiere, normalmente quando ci sono di mezzo gli cavi archeologici i tempi diventano lunghissimi questa volta invece si è fatto presto a sepplellire di nuovo ciò che già era sepolto.