Chi non avesse seguito tutta la nevicata minuto per minuto, come hanno fatto molti giovani ed anche meno giovani, anzi i più anziani sono quelli più affascinati dallo spettacolo della neve che cade giù, chi non avesse partecipato allo scambio di messaggi che annunciavano l’inizio della nevicata, da un quartiere all’altro della nostra città, chi non ancora aveva dovuto sopportare il disagio della neve che non ti permette di spostarti dalla propria abitazione, chi insomma questa notte ha preferito dormire o seguire il programma televisivo preferito, questa mattina si è svegliato con un panorama mozzafiato.
La nostra città è già bella di suo, ma quando viene sepolta da una grande nevicata, come questa notte e per quelli che le ricordano, quelle degli inverni del 1985 e 1956, diventa uno spettacolo, sembra quasi che la neve scenda giù per nascondere tutto quello che non ci piace. E allora il bianco della neve, anche nella notte fonda, emana un candore che fa brillare le sagome degli alberi, dei palazzi e dei monti che ci circondano.
Questo è lo spettacolo che si è presentato a noi questa mattina, già dalle prime ore dell’alba quando l’ultima grande nevicata si stava ancora abbattendo sulla nostra città. Siamo rimasti affascinati da tanta bellezza e siamo diventati tutti un po’ bambini o perché ci siamo riversati per strada ha respirare l’aria frizzante e pulita, condividendo con i nostri figli il gioco che si fa, a qualunque età, quando c’è la neve: la guerra con le palle di neve o perché abbiamo subito prelevato la macchina fotografica per scattare le foto più belle e mostrarle ai nostri amici e parenti, vicini e lontani.
Che si fa, si può uscire con la macchina? Occorre fare un po’ di spesa perché oggi è anche sabato! No, con la macchina non si può! Allora andiamo a piedi? Si corre il rischio di scivolare perché alle pozzanghere provocate dalla prima neve che si scioglie, ci sono quelle prodotte delle poche auto che cominciano a muoversi. Intanto il cancello di casa non si apre perché è andata via la corrente e manca anche l’acqua.
Calma! Chiamiamo i Vigili Urbani, lì c’è il Centro operativo, sapranno darci qualche informazione. Niente da fare i vigili non sono operativi, non rispondono. Chiamiamo i Vigili del Fuoco che però ci confidano che neanche loro riescono a contattare i Vigili Urbani. Quando però riusciamo a raggiungere Piazza Marconi, dopo vari equilibrismi pedonali, ci rassicurano che i vigili si sono mossi, con qualche disagio perchè hanno dovuto andarli a prelevare in quanto le loro auto sono sprovviste delle catene.
Verso le ore 9,00 alcune auto tentavano di salire in piazza da Via Garibaldi ma, hanno dovuto desistere perché la neve non glielo consentiva.
Ma è mai possibile che possano accadere ancora queste cose? La Protezione civile, spesso presente anche in manifestazioni di tipo festaiolo e comunque in assenza di emergenza, completamente assente; i vigili Urbani che non rispondono alle chiamate, non uno straccio di attività di pulizia delle strade. Alle ore 17,00 sono arrivate in redazione numerose segnalazioni e lamentele che denunciano lo stato di assoluta impraticabilità delle strade interne del centro storico. La parte alta del quartiere di S.Reparata è completamente bloccata perché la neve non consente il traffico delle auto e chi si volesse avventurare a piedi corre il rischio di brutte cadute, come è capitato ad almeno tre persone.
Le frazioni di Casafredda e Furnolo sono completamente isolate. Abbiamo notizia di alberi e pali della corrente elettrica abbattutisi sulla strada che porta a Furnolo. Recenti notizie ci informano che l’Ufficio Tecnico comunale avrebbe incaricato cinque ditte locali che si sarebbero diviso il territorio in altrettante aree di intervento. L’inizio dell’attività non è previsto prima di domani.
E ci fermiamo qui.
Il network Facebook è intasato di commenti assolutamente negativi, ne riportiamo qualcuno a mò di esempio:
“Vergogna!!! Dov’è il comune? E la Provincia?Un paese bloccato per 5 cm. di neve. I Vigili Urbani che non rispondono. Noi con un trattore siamo impegnati ad aiutare alcune persone in difficoltà… Che schifo!”
“Teano: Un po’ di neve e metà paese senz’acqua e corrente. Molte persone bloccate in casa….il livello è basso”
La domanda che ci poniamo e che si sono posti moltissimi cittadini: ma da un paio di settimane la televisione non fa altro che ripeterci che si sarebbe verificato quello che realmente si sta verificando in tutta Italia, compreso Teano. C’è stato tutto il tempo per poter organizzare, sempre sotto la guida del Centro Operativo di comando di Piazza Municipio, un programma preventivo di intervento. Comprare dei sacchi di sale e incaricare qualcuno che lo sparga per le strade, il più semplice degli interventi in questi casi; comprare un paio di catene per l’auto dei vigili oppure allertare le ditte locali, che tra l’altro non sono attrezzate per queste emergenze. E’ mai possibile che in questa nostra città anche le cose più semplici, diciamo normali, diventano imprese di difficile realizzazione?
E va bene. Lo sfizio della neve ce lo siamo tolti, ora ognuno si arrangi da sé, nella speranza che, se dovesse avere bisogno, abbia almeno la fortuna di incontrare quei ragazzi che con il trattore si sono messi a dare una mano agli automobilisti in panne.
Antonio Guttoriello