All’alba della pandemia da Covid fino ad oggi, spinta da un senso di sacrificio e responsabilità per la mia Città, in tempi anche strettissimi, ho rivestito i ruoli di assessore prima e presidente del Consiglio poi. Tuttavia, in questi mesi ho potuto osservare, anche se in frammenti, lo scenario delineato. Faticoso è stato trovare una linea comune di pensiero e risoluzione, nonostante i suggerimenti e le varie indicazioni. Sono stati mesi di completo vuoto amministrativo, di deserto e di confusione. Non si fa altro che ripetere cose vecchie e trite, lontane da ogni piano strategico di sviluppo. Se per un momento ho creduto che in questa fase così critica, era spiacevole rimanere chiusi fuori, ora invece, ritengo quanto sia forse peggio rimanere chiusi dentro. Ho pensato alla mia Città, se proprio meriti dei pedoni singoli più che una squadra unita. Pedoni accecati dal gioco di reciproco solleticamento di amor proprio.
Per tali ragioni cedo le mie dimissioni da “Presidente del Consiglio”. Sono fermamente convinta che il Sindaco, insieme a tutta la sua squadra, abbia la forza di ricercare quello che è giusto proprio dentro le sue mani, tra le sue file. La mia di fila è dall’altra parte, come gruppo autonomo.
Teano, lì 21 aprile 2021
Rosaria Pentella