“Sono letteralmente furibondo verso gli uffici della Soprintendenza dei Beni culturali di Teano”
Lo sfogo è di Tommaso De Simone, Presidente della Camera di Commercio di Caserta, dopo il diniego del dottore Francesco Sirano di autorizzare le riprese del Teatro Romano e del Museo Archeologico
“Ma come?- si domanda De Simone– si creano nuove associazioni per aiutare il Museo Archeologico, si chiedono aiuti alle istituzioni, si lanciano appelli e gridi di dolore e poi quando si ha la possibilità di avere una utile visibilità, si oppone la burocrazia e si utilizzano i divieti?” E’ proprio infuriato Tommaso De Simone che ancora oggi, a distanza di qualche giorno, non riesce a spiegarsi di come sia possibile che, una troupe televisiva di Mediaset , non sia stata autorizzata a fare riprese presso il Teatro Romano ed addirittura diffidata anche a riprendere l’interno del Museo Archeologico.
Gli antefatti: Qualche settimana fa De Simone, nella qualità di Presidente della Camera di Commercio di Caserta, fu contattato dalla redazione di Mediaset che produce la trasmissione di Davide Mengacci “Ricette di famiglia” in onda tutti i giorni su Rete 4 alle ore 12,55 dal lunedì al venerdì, per una serie di riprese, esattamente cinque, sul territorio della provincia, per raccontare alcune delle eccellenze del territorio ed inserirle nella trasmissione di mezzogiorno.
Il Presidente sidicino, dopo il vino, la mozzarella, le fragole, le mele a nurco, pensò alla sua Teano ed indicò il ristorante Al Vecchio Mulino per la prova ricetta e mostrare nel contemnpo alcuni nostri prodotti tipici,cioè alcune delle nostre eccellenze nel settore enogastronomico. Venerdì scorso arrivò la troupe giornalistica e televisiva a Teano, guidata dall’avvenente e brava giornalista Michela Coppa che, dopo aver ammirato il panorama offerto dal verde dei nostri boschi e castagneti, rimase colpita dalla descrizione dei nostri gioielli dell’archeologia e chiese di essere accompagnata sul posto per effettuare delle riprese. Consultato telefonicamente l’ufficio del responsabile della soprintendenza sidicina, ne ottiene un cortese ma secco rifiuto. De Simone non demorde e si presenta al Teatro Romano, qui i solerti guardiani, già allertati dalla cabina di comando, informano di aver avuto precise disposizioni di non fare effettuare riprese televisive, marcando a vista gli operatori. Al ritorno la comitiva si reca sul Loggione per fare qualche ripresa ed anche qui si trovano davanti ad un muro. De Simone riesce a parlare telefonicamente con Sirano al quale esprime tutto il suo disappunto ma, l’unica risposta che ottiene, è che occorre l’autorizzazione preventiva della soprintendenza di Napoli.
Strano modo di gestire un patrimonio che è stato occultato sotto la terra per molti secoli ed oggi che ne dovremmo ostentare ripetutamente e con ogni mezzo l’esistenza, oscuriamo tutto con la burocrazia. Auguriamoci che gli amici del Museo Archeologico, l’associazione di nuova costituzione proprio per il rilancio del Museo e del Teatro Romano, non si trovino a fronteggiare queste stesse limitazioni, altrimenti avranno vita breve perché, al massimo, potranno ottenere di vendere le bibite, ma fuori i cancelli del Teatro e dietro preventiva autorizzazione della Soprintendenza di Napoli.
Maurizio Del Donno