La notizia pubblicata su tutti gli organi di stampa locale ed anche dal nostro giornale, in merito alla quale sarebbe stata autorizzata dalla Regione Campania (determina dirigenziale n.56 del 14 ottobre u.s.) la realizzazione di un impianto di triturazione di rifiuti (non pericolosi) sul territorio del comune di Teano, ha suscitato comprensibile apprensione da parte della cittadinanza. Le recenti rivelazioni del pentito Schiavone e lo stupore di apprendere che i reati di avvelenamento del territorio risalgono ad almeno vent’anni fa, complice la reticenza dello Stato, hanno reso sospettosa l’opinione pubblica che, anche con legittime motivazioni, teme che dietro ad ogni iniziativa che riguarda lo smaltimento dei rifiuti ci possa essere qualche comportamento e finalità penalizzante per la salute.
Se non bastassero queste semplici considerazioni si deve aggiungere che nella deliberazione si legge che la conferenza dei servizi convocata per rilasciare l’autorizzazione, si è svolta con l’assenza dei rappresentanti della nostra amministrazione comunale. Singolare la coincidenza segnalata da un nostro lettore che ha rilevato come la conferenza dei servizi si sia svolta il 26 ottobre scorso, in coincidenza con i festeggiamenti per l’anniversario dello Storico Incontro e malignamente commentato che forse i nostri rappresentanti erano impegnati nella loro prima cerimonia commemorativa.
Ma queste sono solo illazioni, la verità, e comunque la versione ufficiale, si presume sarà fornita dal nostro Primo cittadino a cui si sono rivolti i rappresentanti della minoranza consiliare con una precisa interrogazione,con la quale, parola più parola meno, i redattori chiedono all’Amministrazione di essere informati in merito alla determina dirigenziale della Regione Campania, con la quale si è autorizzata la realizzazione di un impianto di triturazione di rifiuti (non pericolosi) sul territorio comunale. Siccome l’argomento è di quelli che scottano e desta notevoli preoccupazioni, in tutta la cittadinanza, in un periodo tra l’altro già teso a causa delle recenti dichiarazioni del pentito Schiavone, si legge nella nota, vorrebbero sapere quali sono le notizie ed eventuali atti in possesso dell’Amministrazione, ma soprattutto il motivo per il quale la notizia non era stata prontamente comunicata alla cittadinanza (qualora l’Amministrazione ne fosse a conoscenza).
Telefonicamente il consigliere Giovanni Scoglio ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito:” Siamo fiduciosi che, nell’interesse di tutti e soprattutto al fine di scongiurare allarmismi esasperati, saranno date risposte al più presto e con la massima dovizia di particolari, sia tramite i mezzi di stampa che nelle sedi istituzionali. E siamo altresì certi che, qualora ve ne sarà bisogno, faremo tutti fronte comune a difesa del nostro territorio e della nostra gente”.
Non è certo questo un argomento su cui avviare scontri di tipo politico o esasperare le contrapposizioni, è questo un argomento che deve necessariamente registrare la massima concertazione .
Cosimo Tufano