<< E così il Re indossò il vestito che solo gli stolti non potevano vedere. Mentre si aggirava in città, pavoneggiandosi per il suo nuovo acquisto, la gente riempiva il Re di complimenti per il suo vestito, con la paura di sembrare stupidi nel caso in cui avessero ammesso di non vedergli nulla addosso. Fino a quando arrivò un bimbo, che visto il Re praticamente ignudo, disse: “ ò Rrè ten o cazzill! Piscitieeeee” e tutti quanti iniziarono a mettere a giro il Re che da quel giorno non ebbe più bene. Infuriato per questa novità, infatti mai prima d’ora nessuno aveva avuto l’ardire di contestarlo, il Re decise di chiamare a raccolta tutti i suoi cavalieri migliori, non per essere consigliato, si badi, ma perché al re piaceva compiacersi delle riverenze di questi. E fu così che tutte le contrade del regno furono riunite nuovamente innanzi alla tavola rettangolare. Quando il Re fu al cospetto dei suoi cavalieri, chiese loro se fosse vero quanto mormorato da quell’assurdo marmocchio qualche giorno prima e se caso mai, vuoi il cielo, egli non fosse pienamente nel giusto. Ma, come spesso accade alle domande di cui si conosce già la sorte, la risposta non poté che essere unica: No, l’infante ha sbagliato! Avrà sicuramente qualche menomazione nella mente o nel fisico, risposero in coro gli allegri cavalieri. E fu così che furono riprese nuovamente tutte le feste interrotte, anche quella per il dio Sole … fu presto giorno, dopo venne la notte e di nuovo il giorno…così fino all’infinito, ma si entrò tutti in un’altra fantastica epopea, scritta da chi non so, ma che qualcuno presto dovrà raccontare>>. Qualche giorno fa il Consiglio Comunale si è affrettato ad approvare lo stato di pre dissesto. Il Sindaco di Teano, relazionando al Consiglio, ha dichiarato che tale procedura, necessaria ed urgente, avrebbe permesso al Comune di evitare danni ben più gravi. Ed in effetti è così. Ma cosa prevede la procedura di pre dissesto? Il cosiddetto pre-dissesto è stato introdotto nel 2012. Si tratta di una procedura che i comuni in crisi strutturale possono mettere in atto per evitare il dissesto vero e proprio, e consiste in un piano di riequilibrio pluriennale che può essere assistito dallo Stato, il quale, in parole povere, può anticipare risorse attingendo ad uno specifico fondo, il Fondo rotativo. In sostanza l’obiettivo della procedura è aumentare le entrate dei Comuni e diminuire le spese. Trattasi dunque di una scelta contingente, ma al contempo furba, che pone la compagine D’Andrea lontana anni luce dalle scelte di tutti i predecessori. L’Amministrazione, infatti, così facendo risana la propria posizione debitoria, immediatamente, con il contributo dello Stato, più in là con l’esborso di tutti i cittadini. Ora il Re è nudo, mi viene da dire! Tolti i debiti, contro di chi si potrà puntare il dito? Tale misura rappresenta un netto spartiacque con il passato. Infatti, se prima le amministrazioni in carica potevano prendersela (politicamente parlando) con le precedenti per qualche scelta avventata, se non sbagliata, ora contro di chi potranno muovere biasimo se non contro sé stessi? Da domani, o meglio da ieri, stop con qualunque spesa folle, però. Stop agli incarichi dati con fretta e con urgenza, quelli senza controllo per capirci. Quelli che fanno crescere il consenso elettorale, ma che abbassano l’amor proprio per il civico senso dei cittadini e creano disaffezione alla res pubblica. In Consiglio Comunale troppo spesso si è invocato il senso di responsabilità, ma ho timore che mal si sia compreso il senso pregnante del termine. Troppo spesso si è detto << ci abbiamo provato>> quando non è vero. Basti vedere che la delibera, battezzata dal Cons. Di Benedetto “lacrime e sangue”, del luglio 2018, è rimasta praticamente lettera morta. Troppo spesso nel corso dell’ultimo anno abbiamo dovuto sentire la réclame che l’Amministrazione in carica sarebbe “iniziata” con la redazione del bilancio preventivo 2019. Troppo tutto, insomma. Ma a proposito di “bilancio e pre dissesto” mi viene da chiedere come si sia riusciti a quadrare un bilancio, con tanto di parere contabile, interno ed esterno, 3 mesi prima della dichiarazione del pre dissesto? I conti non tornano mai. Va così, purtroppo! Ma a nessuno interessa. E se, d’altra parte, non vengono fatte domande al riguardo, perché lamentarci poi delle mancate risposte (questo vale come monito per tutti i consiglieri, soprattutto quelli di minoranza)? Non sarebbe stato più facile e più onesto dichiarare il pre dissesto prima? Coraggio, per coraggio, responsabilità per responsabilità…viva Dio! Una cosa è certa, con il piano di riequilibrio finanziario, che verrà redatto all’esterno (così ha detto il nostro Sindaco) ci dirigeremo verso il tanto agognato “anno zero” e tutto ciò che verrà costruito, nel bene e nel male, sarà il frutto soltanto, si spera per tutti, di “capitani coraggiosi” a cui, però non conviene dimenticare la sorte toccata al Re al cospetto del bambino raccontata all’inizio di questa mia riflessione. Non abbiatene a male e serbate molta pazienza! Saludos.
Carlo Cosma Barra