Ci è pervenuta da parte dell’associazione di base "Nuovi Orizzonti" IDV- Teano, una dettagliata relazione sui risultati delle analisi fatte, sulle caratteristiche della nostra acqua, quella che beviamo nelle nostre case. I campioni sono stati esaminati seguendo un apposito protocollo ed alla presenza di due rappresentanti della nostra redazione.
La relazione si conclude con alcune proposte miranti a risolvere, a parere dei proponenti, in modo definitivo, il problema delle alte percentuali di arsenico e della durezza dell’acqua, ma anche a scongiurare il trasferimento definitivo della gestione delle acque nelle mani di strutture private.
Al Sig. Sindaco del Comune di Teano
Ing. Raffaele Achille Picierno
Al responsabile dell’Ufficio acquedotto
Geom. Amato Aversano
All’Assessore ai LL.PP.
Ing. Flavio Toscano
Al responsabile dell’U.T.C.
Ing. Fulvio Russo
Alle Associazioni operanti sul territorio
Premesso che,
– nei mesi scorsi l’Amministrazione Comunale di Teano aveva comunicato, per la verità molto in sordina, la presenza di Arsenico nell’acqua proveniente dai pozzi ubicati in località S.Antonio (campo sportivo) e S.Reparata, con una percentuale superiore ai valori consentiti dalla Legge.
– a sèguito di tali risultati, conseguenti a rilievi effettuati dall’ARPAC, la stessa Amministrazione procedeva alla sospensione dell’emungimento dei suddetti pozzi, provvedendo, nel contempo, all’allacciamento della relativa rete idrica all’acquedotto della Campania Nord Occidentale, gestito dalla società Eniacqua Campania;
– dalle dichiarazioni rilasciate, all’epoca, dal Sig. Sindaco, si evinceva il carattere temporaneo del provvedimento e la volontà di studiare il problema per far riutilizzare le sorgenti precedentemente menzionate.
Fino ad ora, alle parole non sono seguiti i fatti.
In questi mesi, gran parte dei cittadini di Teano, ha avuto la possibilità di valutare le proprietà dell’acqua di nuova fornitura e, per la verità, i risultati non appaiono, per nulla, entusiasmanti. Molto probabilmente, la sgradevole percezione al palato dell’acqua, è ascrivibile ad un eccessivo contenuto di Calcio e di Magnesio. Infatti, dai monitoraggi da noi effettuati con l’utilizzo di appositi reagenti, facilmente reperibili in commercio (prodotto: Titrant; contenente EDTA, che offre risultati attendibili), la durezza dell’acqua proveniente dalle fontane pubbliche del nostro territorio risulterebbe, nella maggior parte dei prelievi, superiore a 25°F.
Esprimiamo, al riguardo, la nostra preoccupazione, relativa non tanto alla potabilità dell’acqua, quanto agli effettivi danni che un’eccessiva concentrazione di Calcio nella stessa, può provocare. Danni certi alle tubazioni; infatti, le acque calciche, evaporando, provocano un progressivo accumulo di carbonati di Calcio che incrostano e corrodono le superfici di contatto. Tale fenomeno è causa di notevoli problemi, soprattutto di tipo economico, per le riparazioni o le sostituzioni degli impianti e degli elettrodomestici. Inoltre, il calcare provoca un maggiore consumo di energia (fino al 30% in più) per il riscaldamento e la circolazione dell’acqua, comportando, altresì, il precoce invecchiamento della rete idrica e degli elettrodomestici ad essa collegati. Altro problema, sempre originato dalla durezza dell’acqua, è l’eccessivo consumo (e la poca efficacia), di saponi e detersivi.
E, come se ciò non bastasse, a norma del D.P.R. n°59 del 2/4/2009, in presenza di valori di durezza (temporanea) dell’acqua pari o superiori a 25 gradi francesi, per impianti di riscaldamento, o a 15 gradi F, per impianti di acqua calda, i cittadini proprietari di nuove costruzioni, quelli che provvederanno a ristrutturazioni totali, coloro i quali installeranno nuovi impianti termici (o che vorranno ristrutturare gli esistenti) e quelli che sostituiranno i generatori di calore, sono obbligati, inderogabilmente, ad effettuare un oneroso intervento, per l’adeguamento degli impianti stessi; consistente in un trattamento, chimico o fisico, al fine di addolcire l’acqua . Il trattamento fisico avviene attraverso un decalcificatore magnetico e consiste nel far passare l’acqua attraverso un potente campo magnetico(soluzione poco efficace); quello chimico (il più utilizzato) viene effettuato attraverso gli addolcitori con resine o polifosfati (con costi piuttosto elevati di impianto e di manutenzione).
Fermo restando che l’impiego dei predetti filtri provoca, a lungo andare, una proliferazione batterica all’interno dei filtri stessi, per cui si è obbligati a dotarsi di un Kit di sterilizzazione per evitare che l’acqua venga contaminata e tutto ciò con un ulteriore aggravio economico.
Oltretutto le sanzioni previste per l’inosservanza della norma non sono certo di poco conto:
– Se, in caso di ristrutturazione dell’impianto, il committente non deposita in Comune la prescritta relazione tecnica, redatta da un professionista abilitato, da cui risulti l’adozione di trattamento del calcare, esse vanno da Euro 516,46 a Euro 2582,28;
– Se la relazione è stata depositata, ma le opere eseguite non corrispondono, le sanzioni vanno dal 5% al 25% del valore delle opere. Sono previste sanzioni anche per i professionisti interessati.
Ricapitolando:
– Problema: Acqua con troppo ’Arsenico;
– Soluzione adottata: Immissione nella rete di acqua proveniente dall’Acquedotto della Campania Nord Occidentale (Gestione EniAcqua Campania: una società privata).
– Problemi generati da questo tipo di soluzione: notevole danno economico a carico della maggior parte dei nuclei familiari di Teano, a causa del danneggiamento in atto di caldaie, condotte ed elettrodomestici vari che utilizzano soprattutto acqua calda.
Riduzione della pressione dell’acqua all’interno delle condutture.
– Ci siano, a questo punto, consentite alcune considerazioni, da intendersi anche quali nostre proposte:
L’Amministrazione, essendosi affidata al concessionario privato, non ha per nulla preso in considerazione l’ipotesi dell’affidamento cosiddetto “in house” della gestione delle risorse idriche, così come previsto dall’art 15 sub-3) del decreto Ronchi (D.L. 25 settembre 2009 n° 135), realizzabile tramite la costituzione di una società a capitale interamente pubblico che avrebbe potuto abbracciare, nello spirito del servizio idrico integrato, un ambito territoriale sovracomunale.
Ciò avrebbe consentito, nel pieno rispetto del suddetto decreto (che offre tale possibile soluzione in presenza “di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, che non permettono un efficace e utile ricorso al mercato”) di recuperare le fresche acque provenienti dalle falde del nostro territorio.
In merito al problema “Arsenico” evidenziamo che spesso, nelle zone come le nostre, caratterizzate dalla presenza di rocce vulcaniche, è possibile il verificarsi di transitori fenomeni di concentrazione abnorme di tale metallo pesante.
Pertanto non ci sarebbe da meravigliarsi se attualmente i valori risultassero perfettamente nella norma; ma anche nel caso in cui essi risultassero alterati, va evidenziato che esiste un’altra possibilità di soluzione del fenomeno, che non andrebbe ad incidere, pesantemente, sui bilanci, sempre più precari, delle famiglie teanesi. In particolare, alla luce di quanto sopra esposto, il problema potrebbe essere risolto neutralizzando la contaminazione delle acque dei nostri pozzi mediante l’uso di uno dei due metodi di solito adottati in queste circostanze, ovvero:
1)Miscelare l’acqua in oggetto con quella proveniente da altra sorgente; ma questa procedura non sempre produce i risultati sperati.
2)Utilizzare dei filtri di separazione dell’arsenico dall’acqua, contenenti idrossido di ferro granulato; tale materiale ha una buona capacità di trattenere l’arsenico per un lungo periodo di tempo, con un costo relativamente contenuto all’inizio e, successivamente, un bassissimo costo di manutenzione.
Quest’ultima risoluzione, che noi sosteniamo, è stata adottata, con successo, da diversi Comuni.
Da ultimo, quello di Sesto Calende (VA), che conta una popolazione di undicimila abitanti e che, con una spesa di circa 400mila Euro, ha risolto, definitivamente, il problema. Per inciso, tale Comune ha affidato, tra l’altro, la gestione del servizio idrico ad una società ad intera partecipazione pubblica: l’Azienda Multiservizi Comunali S.p.A..
Al momento, quella che appariva una soluzione temporanea, dettata da una situazione di emergenza, sembra rappresentare la scelta definitiva dell’Amministrazione.
Questo fa crescere i nostri dubbi e, di conseguenza, ci fa porre correlati interrogativi:
– E’ più conveniente dare in concessione, al gestore privato (EniAcqua Campania) il servizio ( con acqua proveniente da chissà dove e abbandonando i pozzi esistenti che èrogano acqua dalle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche pressoché ottimali, arsenico a parte), oppure conservare la pubblica gestione delle risorse idriche riutilizzando la nostra tanto rinomata acqua, resa di nuovo potabile mediante l’uso di un semplice filtro?
– Quanto sta’ costando, a noi, cittadini di Teano, la scelta dell’Amministrazione di incamminarsi verso la privatizzazione?
Molto probabilmente saremo costretti, così come adesso, ad utilizzare un’acqua dannosa per i nostri impianti e a costi, quasi certamente, sempre più elevati.
Sollecitiamo, pertanto, i destinatari della presente comunicazione a prendere coscienza di quanto da noi affermato, verificando la percorribilità tecnico-giuridica della soluzione prospettata.
Teano, 25 Novembre 2010
Associazione di base “Nuovi Orizzonti” – IDV Teano
Il coordinatore Dottor Maurizio Simone
DUREZZA DELL’ACQUA IN GRADI FRANCESI, RILEVATI PRESSO LE FONTANELLE PUBBLICHE IN DATA 01/10/2010 E IN DATA 13/11/2010.
VIA NICOLA GIGLI (SS. COSMA E DAMIANO | 29°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
BORGO SANT’ANTONIO ABATE | 30°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
CALATA SAN PIETRO | 28°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
VIALE EUROPA | 30°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
PORTA NAPOLI | 26°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
VIA NICOLA GIGLI (SAN MICHELE) | 24°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
PORTA NAPOLI | 26°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
CAPPELLONI | 28°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
LARGO CROCI | 5°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
VIALE ITALIA (LAVATOIO) | 26°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
SANTA MARIA LA NOVA | 26°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
TEANO SCALO | 16°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
PIAZZA DUOMO | 29°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
RIONE CARITA’ | 23°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
PIAZZA MERCATO | 28°F | PRELIEVO IN DATA 13/11/2010 |
VIA NICOLA GIGLI (SAN MICHELE) | 23°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
VIA NICOLA GIGLI (GRADONI) | 27°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
PORTA NAPOLI | 25°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
SANT’ANTONIO ABATE | 28°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
VIALE ITALIA (LAVATOIO) | 27°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
PIAZZA DUOMO | 30°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
ORTO CERASO | 6° F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
SAN BENEDETTO | 27°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
CAPPELLONI | 26°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
LARGO CROCI | 6° F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
PUGLIANO | 28°F | PRELIEVO IN DATA 01/10/2010 |
MISURAZIONE EFFETTUATA CON PRODOTTO (TITRANT).