Prova d’autore
di Lietta Tornabuoni
Unico film a rappresentare l’Italia a Cannes, ‘La nostra vita’ di Daniele Luchetti è un bel film: caldo, affettuoso, di un realismo di grande naturalezza. Oltre al protagonista perfetto Elio Germano, gli interpreti sono ben scelti e ben diretti, oltre al protagonista perfetto Elio Germano
Non sono banali i parenti né gli amici: la sorella troppo materna, il fratello Raoul Bova vigile urbano cauto e solidale, la grande nigeriana convivente del pusher, la straniera che sbuffa "sempre soldi soldi soldi, voi italiani non pensate ad altro", le domeniche a tavola nella casetta al mare, l’interesse e l’aiuto reciproco. Anche se la sceneggiatura di Rulli e Petraglia è solida, ben costruita (appena moralistica, si è detto), i pregi del film appartengono soprattutto al regista, al suo amore comprensivo per i personaggi, alla sua ricerca di verità non stereotipate, alla sua attenzione per ambienti popolari niente affatto ovvii. Gli interpreti ben scelti e ben diretti, oltre al protagonista perfetto Elio Germano, sono bravi; bisogna ricordare la grazia energica di Isabella Ragonese, giovane moglie troppo poco presente.
La nostra vita
di Daniele Luchetti
Con Elio Germano, Raoul Bova, Luca Zingaretti, Isabella Ragonese
[l’espresso.it]