Il vero protagonista della Fiera Campionaria di S.Antonio, edizione 2011, dedicata all’Innovazione, è un affare lungo un metro e mezzo circa, con all’estremità un ciuffo di filacci di cotone misto a plastica. L’impugnatura è sulla parte superiore ed ha caratteristiche simili ad altro prodotto esistente sul mercato ma sostanzialmente diverso per la forma e per le modalità di utilizzazione.
L’articolo era presente in uno stand della fiera, nel settore Innovazione. Un esperto illustrava alla folla presente le modalità d’uso dell’attrezzo, i risultati ottenuti da chi già lo aveva posseduto ed usato ed il prezzo, modico per una stecca di plastica di soli dieci euro.
Il mercato di riferimento per questo innovativo prodotto sono le massaie moderne. In pratica sostituisce il vecchio straccio con relativa mazza (a mazza pe lavà per terra) ma non il secchio con l’acqua. A cosa serve? A lavare il pavimento.
La maggiore differenza tra questo innovativo prodotto della tecnologia esposto presso la Fiera di S.Antonio sta nel fatto che, mentre prima occorreva poggiare prima lo straccio a terra e poi poggiarci sopra la mazza che, impugnata con le due mani, veniva azionata con movimento avanti e indietro. Con quest’ultimo prodotto, lo straccio fa corpo unico con la mazza ed il movimento non è più avanti e indietro bensì ,da destra verso sinistra o, per chi lo proferisse, può essere utilizzato anche da sinistra verso destra. Per le casalinghe più abili l’attrezzo può essere usato anche provocando movimenti circolari tracciando sul pavimento dei semicerchi, il tutto senza dovere ogni tanto raccogliere lo straccio che in questo caso resta attaccato alla mazza.
Grande è stato il successo di questo articolo, la prova sta nel fatto che ad un certo punto, la sera di S.Antonio, era possibile notare centinaia e centinaia di persone che si muovevano ostentando con solennità questa mazza dal prevalente colore verde pisello, ma con pennacchio finale che poteva anche essere di colore azzurrino.
Non c’è che dire, è stato un grande successo che ha parzialmente compensato la delusione subita dalle migliaia di visitatori per la mancanza del tanto pubblicizzato Villaggio del gusto. Non c’era il villaggio, solo qualche punto vendita di salumi, formaggi e pane, tassativamente forestieri.
Sufficiente per farsi un buon panino e poi portarsi a casa l’innovativo sciacquino.
Rosa Chirico