Il blocco antivirus su tutto il territorio nazionale non finirà venerdì prossimo. Dal premier Giuseppe Conte alla ministra dell’Istruzione, Luciana Azzolina e al presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, arrivano segnali univoci: il blocco totale sarà prorogato ben oltre il 3 aprile. Il governo, ascoltato il parere del comitato scientifico che monitora la situazione della pandemia in Italia, ha stabilito che non ci sono ancora le condizioni di sicurezza per allentare le misure (tecnicamente prorogabili fino al 31 luglio) che prevedono la chiusura di scuole e attività, l’obbligo di autocertificazione per uscire di casa per comprovate ragioni di necessità e la stretta su passeggiate e sport all’aperto. Che l’intenzione dell’esecutivo fosse quella di estendere l’arco temporale delle restrizioni lo si era capito indirettamente anche dalla prosecuzione dello stop all’attività pastorale pubblica della Chiesa italiana che, dall’inizio dell’emergenza, ha sempre allineato la propria condotta alle indicazioni sanitarie delle autorità civili e che, in ogni diocesi, sta allungando la serrata almeno fino riti pasquali. I provvedimenti fin qui adottati, come evidenziato nel suo ultimo messaggio agli italiani dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, stanno iniziando a produrre i primi risultati, ma l’andamento della curva epidemica non permette per il momento un allentamento del lockdown. “Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo (dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola) non potranno che essere prorogati”, ha annunciato il premier in un’intervista al Corriere della Sera, garantendo, assieme alla proroga del lockdown, lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane. Il ministro dell’Istruzione, Azzolina ha confermato l’orientamento di “prorogare la data del 3 aprile” e ha invitato tutti alla massima responsabilità: non è possibile dare un altro termine per l’apertura delle scuole perché tutto dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico”. Le scuole saranno riaperte “solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”. E il presidente dell’ISS, Brusaferro evidenzia che “la curva del contagio sembra rallentare, ma ancora non abbiamo raggiunto il picco dei contagi”.
Riccardo Luigi Conte