In questi giorni difficili, oltre alla paura e alla speranza c’è la sofferenza di migliaia di italiani in tutto il mondo che vorrebbero rientrare a casa. Una marea di persone lasciate a sé stesse, in Europa, a rincorrere il tempo per tornare a casa, con la paura che più passa il tempo, meno possibilità ci sono. I voli vengono cancellati, treni annullati e rimpatriare per giovani lavoratori o ragazzi erasmus diventa un’odissea. Queste storie sono reali, ma per fortuna molto spesso hanno un lieto fine: Elita è una giovane insegnante proveniente da un piccolo borgo al confine con Sessa Aurunca, lavora a Embrun in un paesino della Provenza ed è li che resta bloccata a causa del lockdown. Elita lì oramai non lavora, il contratto della casa sta per scadere e i confini sono chiusi. Proviamo ad immaginare il suo stato d’animo: disperazione. Per fortuna, gli uomini hanno la grande capacità di essere solidali, soprattutto nelle grandi tragedie, e grazie alla collaborazione tra due giovani volontari teanesi Nello ed Amedeo, e l’intervento del Sindaco D’Andrea che ha contattato personalmente il consolato francese, oltre che ad organizzare il viaggio la giovane concittadina è tornata a casa. Ad accogliere Elita nella propria “Itaca” il primo cittadino che come prima cosa le ha sottoposto il kit ematico risultato negativo. “È stato bello poter consentire a questa giovane donna, isolata nelle Alpi francesi, poter far riabbracciare la propria famiglia. Sono queste quelle storie per le quali vale rappresentare le istituzioni.” afferma commosso il primo cittadino.
Sara Finocchi
