Dopo aver pubblicato l’articolo sull’occupazione dei due Istituti Scolastici Superiori di Teano dal titolo “Occupiamo il Paradiso”, ci sono pervenuti alcuni commenti da parte di genitori più o meno interessati alla vicenda ed altri invece li abbiamo letti sul social facebook.
Come spesso accade, soprattutto quando c’è di mezzo l’educazione dei figli ed il modo come praticarla, le opinioni sono diverse e dunque anche i comportamenti e le prese di posizione. C’è chi dice che non condivide il comportamento di questi giovani che utilizzano ogni pretesto per sottrarsi alle loro responsabilità, chi invece ne condivide il comportamento perché ritiene che la partecipazione maturi le coscienze e l’appartenenza, insomma è utile comunque, a prescindere . C’è poi il genitore agnostico, quello che si fa scivolare tutto addosso, l’importante che il comportamento del figlio non gli procuri problemi e fastidi.
Se un regista avesse voluto creare di proposito la scena forse non ci sarebbe riuscito ma, questa mattina, il caso ha voluto che tre genitori, tutti occupati a svolgere operazioni bancarie, intavolassero una pubblica discussione sull’occupazione dell’Istituto Tecnico Ugo Foscolo. Tutti e tre naturalmente hanno un figlio studente e mentre la preoccupazione nelle parole di un signore erano rivolte alle giornate perse a danno dell’insegnamento, un altro condannava senza appello il concetto stesso di occupazione in quanto a suo avviso una cosa è la manifestazione esterna alla scuola con cortei ed assemblee per manifestare anche il dissenso, altra cosa è la occupazione di un luogo che dovrebbe essere invece proprio da loro salvaguardato e rispettato per quello che rappresenta. A mettere d’accordo i due ci ha pensato una signora, madre orgogliosa di un giovanotto impegnato attivamente nell’organizzazione e realizzazione della manifestazione :” Io sono solidale con mio figlio, qualunque cosa fa io la condivido perché è giovane e loro vanno assecondati” “ Signora –ha obiettato uno dei due maschietti coinvolti nella discussione– ma non è preoccupata che questi giovani trascorrano anche la notte in quei locali e non è proprio certo che non ne approfitti qualcuno per tentare i nostri giovani su strade pericolose?” La signora imperturbabile :” Sciocchezze, se vogliono fare qualcosa lo fanno comunque. A loro non mancano occasioni. E’ proprio questo modo di pensare che provoca le reazioni dei giovani che poi quando ne hanno la possibilità ne approfittano”.
Tra il silenzio dei presenti, la signora, senza salutare, si è allontanata quasi infastidita per non aver riscosso una presunta solidarietà. Uno dei presenti ha informato gli altri che se non ricordava male, quella signora insegnava ma non ricordava se alle primarie o alle secondarie. I commenti si sono sprecati.
Severino Cipullo