Segnalazioni di alcune ore fa (ore 21 del 30/11/2013) ci informano che in alcuni quartieri della città, l’erogazione dell’acqua dai rubinetti dell’acqua potabile è accompagnata da uno strano odore, più simile alla puzza.
Via Nicola Gigli, Via 26 ottobre, Via Roma sono i quartieri più direttamente interessati e anzi ci confermano che questa situazione non sarebbe la prima volta che si verifica. Da cosa potrà dipendere una situazione del genere? Non siamo in grado di documentarlo anche se abbiamo tentato di contattare il Comando dei vigili ma a quest’ora risulta già chiuso e se ne parla domani.
Intanto sul problema dell’acqua si sta scatenando l’inferno. Ormai da qualche anno è questo un settore che riserva sempre sgradite sorprese, eppure l’acqua era il nostro fiore all’occhiello. Si diceva che l’acqua di Teano non l’aveva nessuno e che a noi ci invidiavano l’aria e l’acqua.
Cominciammo tanti anni fa con la cessione di alcuni pozzi al litorale domizio che creò carenze idriche ai coltivatori della località Carrano e limitrofe, si passò poi alla interruzione dell’erogazione in molti settori della città perché alcuni pozzi risultavano esauriti, e poi ancora con la vicenda del cianuro, e poi ancora con i vari pozzi che hanno fatto rilevare un abnorme consumo di energia elettrica ed ancora la grande quantità di cloro in alcune giornate, fuoriuscita di acqua di colore marrognolo e non ultimo le incrostazioni di calcare che si creano sulle serpentine dei frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie. Senza contare che è già molto tempo che non si hanno più notizie sulle ultime analisi dell’acqua, argomento questo molto seguito, fino alla primavera scorsa, dall’associazione Nuovi Orizzonti del Presidente Maurizio Simone.
Tra le ultime segnalazioni sembra addirittura che in alcune famiglie si è costretti ad usare l’acqua minerale per l’igiene intima della persona.
Siamo quasi a domenica, forse qualcuno interverrà, altrimenti dobbiamo attendere lunedì mattino e capire se e come si intende procedere per verificare intanto la reale consistenza della situazione ed eventualmente intervenire per tranquillizzare la cittadinanza.
Rosa Chirico