Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire pubblicamente, in barba al codice dei contratti, all’Anac e a tutta la normativa del settore, che le gare di appalto sono inutili. Questo è quanto sarebbe successo al Comune di Teano con la determina dell’Area Finanziaria e Contabile n. 51 del 12.12.2022 pubblicata all’Albo Pretorio al numero di Registro Generale n. 474. Dando una rapida lettura alla Determina in oggetto, destinata a fare scuola in Provincia di Caserta, in Regione Campania, in Italia e in tutto l’universo conosciuto e conoscibile, apprendiamo che il dirigente comunale attesta esplicitamente: «per I ‘anno in corso, “vista l’inutilità di procedere ad espletare nuove gare” con lo stesso importo, si è proceduto a contattare la ditta Global Service, per verificare la propria disponibilità ad effettuare il Servizio in parola» ed ancora:«I‘articolo 36, comma 2, lettera a), del D. Lgs 18l0412016, n. 50, prevede che L’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40.000,00 euro possa avvenire tramite affidamento diretto, anche senza previa consultazione di due o più operatori economici».
Il conferimento ad uno zio di un Consigliere Comunale, in realtà, costituisce solamente l’aspetto “pecoreccio” della questione; l’episodio, infatti, non ci deve distrarre dal vero inghippo, atteso che, lo ricordiamo, la scelta, in linea di principio, sarebbe perfettamente possibile se compita nel rispetto delle leggi di riferimento. Quello che incuriosisce di più nell’atto, almeno sulle prime, è la acclarata inutilità a procedere a nuove gare. Tuttavia, a ben guardare, altri sono i passaggi sui quali sarebbe necessario aprire una profonda riflessione e di questo siamo sicuri che gli esperti amministrativisti presenti nella compagine di governo sapranno trovare una giustificazione. In primo luogo, innanzitutto, dalla Determina n. 51 emerge che: 1. la ditta Global Service è in proroga tecnica, sospensione Covid permettendo e compresa, da circa 6 anni; 2. l’ultima gara di appalto per il servizio è del 2015. 3. l’affido diretto sarebbe possibile perché il servizio “appaltato”, o per meglio dire “affidato”, è sotto soglia, cioè entro i 40.000 euro in così come disciplinato dall’art. 36 comma 2 lettera a del Codice dei contratti del 2016. 4. nel prevedere l’affido diretto, il dirigente del Comune, probabilmente poggiando la mano sul testo della legge citata, non leggendo il primo comma dell’art. 36, si sia dimenticato di applicare il principio di rotazione che prevede: «L’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35 avvengono nel rispetto dei principi di cui all’articolo 30, comma 1, nonché’ nel rispetto del principio di rotazione e in modo da assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese». 5.Sempre nel rispetto del famosissimo principio di rotazione poi l’affido diretto, per quanto capiamo, non potrebbe riguardare la stessa ditta gestrice del servizio che si vuole rinnovare. Un ulteriore circostanza che poi ci lascia perplessi è il mancato ricorso, da parte del Comune, al mercato elettronico “Mepa” in virtù del riformato art. 1 comma 450 della Legge 296 del 2006. L’articolo in questione, di cui il dott. Del Vecchio dimostra di avere padronanza tanto da riportarlo nelle determine n.17 e 20 dell’ottobre 2022, prevede: “per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 5.000 euro e al di sotto della soglia di rilievo comunitario, le altre amministrazioni pubbliche di cui all’art.1 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA)». Cosa avrebbe detto Cantone al riguardo? Se le nostre supposizioni fossero fondate saremmo in presenza di un vero pasticcio al quale l’(A)mministrazione, non potendo dire di non sapere (la Determina è indirizzata anche al Sindaco e al Segretario Comunale) dovrebbe dare una risposta concreta. In fondo gli Amministratori vengono eletti dal popolo non per fare mostra di sé, magari scambiandosi la fascia nelle processioni, ma per controllare il buon andamento della Pubblica Amministrazione.
La Redazione